Asti-Cuneo: anche Biraghi si piega alla galleria di Verduno

Tramonta la soluzione alternativa proposta dal presidente degli industriali cuneesi

Asti-Cuneo, il trampolino di Verduno
Asti-Cuneo, il trampolino di Verduno

Il dilemma è stato risolto. Tra l’ipotesi Biraghi (quella di una tangenziale che colleghi Cherasco ad Alba completando con viabilità ordinaria il tratto mancante della Cuneo-Asti) e il progetto originario (galleria di Verduno compresa), vince la seconda ipotesi: la A33 sarà un’autostrada a tutti gli effetti. Com’era stata pensata sin dall’inizio.

Costerà di più, molto di più della soluzione Biraghi, ma la spesa sarà interamente a carico della Società concessionaria. E risponderà meglio alle esigenze del territorio (anche il sindaco di Alba Marello si è schierato per questa soluzione).

Alla fine se n’è convinto anche Biraghi, “alzando bandiera bianca” dopo l’incontro di venerdì 14 ottobre con l’amministratore delegato della società autostradale Umberto Tosoni. A far pendere defitivamente la bilancia dalla parte della galleria il fatto che il progetto abbia già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, mentre con la cosidetta tangenziale si dovrebbe ripartire da capo (perché attraverserebbe un territorio franoso), con il risultato di rallentare ulteriormente i tempi di esecizione, ovvero il contrario di quel che vuole Biraghi. 

Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 129 ottobre