Bergesio, elezione in bilico. Ma il “giallo” si risolve in 24 ore

Il senatore cerverese era stato escluso, per errore, dai conteggi della Corte d’Appello di Torino 

Giorgio Bergesio

Giorgio Bergesio è senatore per la Lega. E venerdì sarà a Roma per la prima seduta del Parlamento. Ma per 24 ore - tra venerdì 16 e sabato 17 marzo - la sua elezione, data già ampiamente per certa, è tornata inopinatamente in bilico. 

La Corte d’Appello di Torino, che aveva il compito di verificare i risultati elettorali e l’assegnazione dei seggi, ha infatti ritenuto, in un primo momento, che Bergesio non fosse tra gli eletti indicando al suo posto quello di Claudio Broglio, collega leghista in corsa nel collegio plurinominale di Torino e provincia. 

La notizia è subito arrivata ai diretti interessati - tramite il rappresentante di lista del Carroccio - e di qui è rimbalzata ovunque. Ma il colpo di scena è durato soltanto 24 ore. Il giorno successivo, infatti, la Corte d’Appello, informata dell’anomalia, ha rivisto la propria decisione nella seduta di riconteggio tornando a inserire il nome del senatore cerverese che era stato eletto nel collegio Piemonte 2. 

“Sono sempre stato tranquillo - dice Giorgio Bergesio -. La legge elettorale è chiara e i numeri lo sono altrettanto. La Lega nel mio collegio ha preso 288 mila voti. Ogni 136 mila scatta un seggio. Io sono il secondo in lista dopo Enrico Montani, dal momento che per Sonia Pergreffi è scattata l’elezione nell’uninominale. Ho capito subito che si trattava di un errore. La Corte d’Appello è stata efficiente e vi ha posto rimedio con solerzia. Bene così. Altrimenti avremmo dovuto presentare ricorso alla Giunta per le elezioni del Senato, con il rischio di andare per le lunghe”.

Su "la Fedeltà" di mercoledì 21 marzo