Nel cratere del terremoto scuole aperte e via dalle tende

Trenta giorni dopo il sisma, ad Amatrice e nelle zone terremotate comincia a prendere corpo il percorso della ricostruzione. Dopo la riapertura delle scuole, ora è il momento dello sgombero dalle tendopoli

Un mese dopo il sisma Amatrice è una città sospesa tra macerie e voglia di rinascere. La sua torre è ancora lì in piedi, non si sa come, con l’orologio fermo alle 3.36 di quel 24 agosto. Non si ferma invece il bilancio delle vittime: l’ultima – la 298ma – registrata proprio il 24 settembre. Un anziano abitante del piccolo centro del reatino, quello che ha pagato il tributo maggiore al terremoto, 235 morti. Per ricordarli il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, ha inaugurato il 25 settembre, nel parco “Don Minozzi”, un monumento costruito dai militari dell’Esercito presenti sul posto. Di mese “interminabile” ha parlato monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, celebrando sabato 24 settembre, una messa per le vittime del terremoto.

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