I Cluster giocano con la voce e incantano il pubblico

Anche per la seconda serata di Vocalmente grandi emozioni, e lunghi applausi.

La prova che la musica a cappella è trasversale a tutti i generi e godibile da un pubblico di tutte le età, da zero a cent’anni, l’avevano già data gli artisti del coro Voxes e dell’Albert Hera quintet nella serata inaugurale del Festival Vocalmente. Ieri sera, venerdì, nel concerto a I Portici, i Cluster lo hanno confermato con uno show che ha meritato i lunghissimi applausi della platea. Passando con estrema semplicità da brani di musica cantautorale a pezzi più spiccatamente pop, fino ad arrivare al rock hanno dato prova di saper giocare con la voce come pochi altri sanno fare in Italia. I Cluster, che il grande pubblico ha conosciuto grazie alla loro partecipazione ad X Factor qualche anno fa, sanno mettere insieme i generi, divertire, riuscendo a dare una veste jazz anche ad un pezzo da hit parade estiva. Suonando il loro strumento, la voce, suonano in realtà ogni strumento musicale, con una originalità e una unicità che soltanto la voce, unica e diversa in ognuno, può dare. Arrangiamenti mai banali e sempre di grande impatto, sia quando sono complessi e “barocchi”, sia quando sono più puliti e lineari. Nella prima parte della serata un omaggio a Tenco con una delicatissima “Mi sono innamorato di te” per passare poi al “Pescatore” di De Andrè, poi un tuffo nel passato del gruppo che tra poco festeggerà i primi dieci anni di attività. Tra una battuta e un duello di beatbox (con fraseggi davvero da guinness dei primati) si viaggia nella musica, e non importa che si tratti di Smooth criminal di Jackson o del motivetto dei Duck Tales, la qualità è sempre altissima. Divertente anche l’omaggio alle sigle dei telefilm della tv degli anni ’80 e ’90 dove si va dall’A-Team a Supercar per immergersi nelle nebbie di Twin Peaks con il famosissimo tema di Angelo Badalamenti o nel mistero di X Files. In chiusura una emozionante Hallelujah di Leonard Cohen a mettere la ciliegina sulla torta per un festival che in ogni istante che passa cresce. Come in un gioco di scatole cinesi al contrario, man mano che si entra nel cuore del festival si aprono orizzonti nuovi, musicali, geografici, emozionali. Da Fossano, all’Italia, al mondo. Oggi si prosegue con workshop, concerti al castello, improvvisazione e sorprese. Stasera sul palco de I Portici sarà la volta dei “The real group” direttamente dalla Svezia. Da non perdere.