“Bella Ciao!” La canzone della libertà

Ne parlerà venerdì 28 aprile alla Società operaia di Fossano il cantautore e scrittore torinese Carlo Pestelli 

Venerdì 28 aprile alle 18 nel salone della Soms (via Roma 74, piano terra) verrà presentato il libro del cantautore e scrittore torinese, Carlo Pestelli, intitolato “Bella ciao! La canzone della libertà” (add editore, Torino, 2016). Interverrà l’autore, che dialogherà con Sergio Carletto. L’evento rientra nel progetto “Eufemia. ‘Philosophy for community’ e dialogo tra diversità” curato dal Cespec di Cuneo in collaborazione con il progetto di ricerca “Filosofia e pratiche di comunità” dell’Università di Torino (sede di Savigliano), la Soms e la Pastorale giovanile di Fossano, e realizzato grazie a un contributo della Fondazione Crf. Ingresso libero.

“Bella ciao!”, le ragioni del suo successo

“Bella ciao!” è forse la canzone popolare più nota in Italia e non solo. Qual è la ragione del suo successo? Quale la sua storia? Sono alcuni degli interrogativi affrontati da Carlo Pestelli nel suo volume, che ha il merito di ricostruire con rigore, estro e creatività la storia non lineare di una canzone dalle origini antiche eppur sempre attuale, che ha attraversato epoche storiche, ceti sociali, nazioni e perfino l’Oceano Atlantico, che ha conosciuto molteplici rimaneggiamenti, arrangiamenti, rifacimenti, riprese, variazioni sul tema e qualche fraintendimento, rimanendo ciononostante sempre schietta, genuina e fedele a se stessa. “Bella ciao!” è infatti ben più di una semplice melodia: incarna l’inesauribile e irrefrenabile aspirazione alla libertà, specie quando stenta a germogliare, subisce i rovesci della sorte e rischia di essere soffocata da condizioni avverse. La libertà cantata da “Bella ciao!” è quella che si conquista a fatica impiegando le proprie forze. È libertà che non teme di credere nel futuro e sperare nella possibilità di rendere concreta l’utopia. Ecco perché ha ancora senso - oggi - cantare “Bella ciao!”: l’aspirazione alla libertà è infatti ciò che unisce gli esseri umani e le culture di tutto il mondo.

Su "La Fedeltà" di mercoledì 26 aprile intervista a Carlo Pestelli