Don Piero Ricciardi: “Sono un prete figlio del Concilio”

La comunità parrocchiale del Duomo lo ha festeggiato domenica scorsa per i suoi 50 anni di sacerdozio

Nell’affettuoso abbraccio della comunità parrocchiale e di tanti amici domenica scorsa don Piero Ricciardi ha festeggiato mezzo secolo di sacerdozio, a 50 anni esatti dalla sua ordinazione, avvenuta il 26 giugno del 1966.

Lo abbiamo incontrato giovedì scorso nella canonica della Cattedrale, appena tornato dalla Terra santa, dove ha vissuto il pellegrinaggio del suo giubileo sacerdotale: “Sono innamorato della Terra Santa - mi dice -, che da sempre rappresenta un potente ‘ricostituente’ per il mio cammino di fede. Là ritrovo le strade dove Gesù ha camminato con i suoi discepoli, in mezzo alla gente, condividendo gioie, speranze, fatiche... Il caso ha voluto che questo pellegrinaggio cadesse proprio a pochi giorni dal mio giubileo sacerdotale”.

Cinquant’anni di sacerdozio sono un bel traguardo: quali sentimenti dominano il tuo cuore?

Quasi non mi rendo conto che siano già trascorsi cinquant’anni. Sono stati anni belli, vissuti con passione, caratterizzati da lotte, contraddizioni, delusioni, sofferenze... che caratterizzano la vita di tutti insomma. Fin da quando ero ragazzino a Villafalletto, dove sono cresciuto, Dio è entrato nella mia vita e mi ha sconvolto, e io ho sconvolto quella dei miei genitori: ero il primogenito, attendevano da me il primo stipendio e invece hanno dovuto investire su di me.

L'intervista integrale su La Fedeltà del 29 giugno.