“Fateci tornare a lavorare alla Dalla Chiesa”

L'appello delle ex addette a pulizie e mensa, a casa dopo la partenza degli allievi Carabinieri dalla caserma

“Noi siamo per la maggior parte residenti a Fossano, e ci auguriamo che la città ci faccia sentire nuovamente parte integrante di essa”. A firmare la lettera consegnata a “la Fedeltà” sono tre donne - Raffaella Borra, Tiziana Ferrero e Debora Linzas - che danno voce ai lavoratori impegnati, fino alla fine del 2013, come addetti alle pulizie e alla mensa nella caserma Dalla Chiesa di via Centallo. La loro richiesta è quella di poter riprendere a svolgere le stesse mansioni nella struttura, che intanto si prepara ad ospitare il 32° Genio guastatori dopo la partenza degli Allievi carabinier

Quasi due anni senza ricevere soldi
La “Dalla Chiesa” era nota proprio per essere una delle caserme dove si formavano i futuri carabinieri; ma negli anni scorsi, l’Arma, costretta ad effettuare una riorganizzazione interna, l’ha lasciata. Al posto dei carabinieri, sono attesi i militari del Genio, alcuni dei quali operano già a Fossano; il trasferimento del reggimento è tuttora in corso. L’addio ai Carabinieri e l’attesa dei guastatori ha creato una fase di “vuoto” durante la quale il personale addetto a pulizie e mensa si è ridotto, finché tutti i lavoratori, per lo più donne, sono rimasti a casa.
La gran parte di loro, una trentina, oggi chiede di tornare ad occuparsi di pulizie e mensa alla Dalla Chiesa, questa volta per i militari del Genio. Dopo la perdita del lavoro, le addette a questi servizi hanno ricevuto sussidi soltanto per un anno, mentre per il resto del tempo - circa due anni - non è giunta alcuna remunerazione. “Chiediamo di non venire dimenticate e di essere ricollocate alla caserma stessa” scrivono Borra, Ferrero e Linzas, citando il fatto che “a mesi dovrebbe arrivare un consistente gruppo di militari del 32° Genio guastatori”.

L’assessore al lavoro: “Non saranno sole”
Della loro sorte si è occupato il Comune di Fossano (nella lettera vengono ringraziate, non a caso, “le autorità comunali”, in particolare “il sindaco Davide Sordella, l’assessore Cristina Ballario e la dottoressa Anna Mantini”). Commenta la stessa Ballario: “Ho contattato la Gemeaz Elior, la società che attualmente si occupa del servizio mensa alla Dalla Chiesa. Mi hanno detto che attualmente si servono del loro personale e che, se ci fosse un incremento negli arrivi dei militari, potrebbero assumere nuove persone: il nostro obiettivo è far sì che le lavoratrici estromesse possano essere contattate per un colloquio. L’Amministrazione comunale si muoverà allo stesso modo per quanto riguarda il servizio pulizie”.
Quando aprì a Fossano l’ultimo supermercato del gruppo Dimar, il Comune ottenne che, nella ricerca di personale, si privilegiassero i residenti. Qualcosa di simile può capitare alla Dalla Chiesa? “Devo precisare che la Gemeaz Elior non è tenuta ad assumere quanti lavoravano prima alla caserma; ci ha però dato la disponibilità a valutare i loro profili occupazionali”, prosegue l’assessore alle Politiche del lavoro.
Per Ballario, le ex addette al servizio di pulizia e mensa non saranno comunque dimenticate: “Se non sarà alla Dalla Chiesa, sarà altrove - conclude -. Le incontreremo singolarmente e le accompagneremo in percorsi individualizzati di reinserimento lavorativo”.