Oggetti e mobili rigenerati alla “Fiera del possibile”

Tutti i sabati mattina, fino a Natale, in via Matteotti, ci si può incontrare nella “piazza della fiducia” trasformata in mercatino, un vero bazar dove curiosare e cercare un regalo intelligente e solidale 

Sabato, all’Officina del possibile (in via Matteotti) ha aperto la vetrina dei lavori di falegnameria. Così chi il sabato decide di fare un salto alla “Fiera del possibile” può curiosare, oltre che tra gli abiti esposti nella Bottega 23 (ci sono anche gli abiti firmti!), i libri usati, i vestiti e i giocattoli dei bambini, le cianfrusaglie del mercatino (molto più di un mercatino delle pulci!) anche tra i mobili recuperati dai ragazzi della coop. Proposta 80

Sabato, nella “galleria”, oltre a una scenografica infilata di sedie di ogni tipo e colore, erano esposti tavolini, mobiletti recuperati... E nella vetrina faceva bella mostra un comò «riciclato» in divano, cassetti assemblati e trasformati in tavolino, vecchie macchine da cucire risistemate con l’utilizzo dell’asse per i tajarin... 

“Sono progetti ideati dai ragazzi che lavorano in laboratorio - racconta Marco Levrone, responsabile della falegnameria in cui opera con un gruppo di persone disabili -; ci sono ragazzi psichiatrici, altri con problemi fisici. Occorre rispettare i loro tempi, però ci provano e in questi mesi siamo riusciti a portare a termine molti progetti e a vendere diversi mobili completamente rivisitati”. 

Qual è l’obiettivo di questo laboratorio? 

L’idea di fondo è il «riciclo sociale»: l’obiettivo è sì di riciclare i mobili usati, ma per offrire ai ragazzi la possibilità di partecipare a un progetto lavorativo e di recuperare anche una pur piccola gratificazione economica, magari soltanto per acquistare le sigarette: per loro si tratta di un grande traguardo. Partecipano a tutto il ciclo di lavorazione: vengono con me a ritirare i mobili, danno una mano importante allo sgombero, decidiamo insieme come «rifunzionalizzare» i mobili; scegliamo insieme i materiali da utilizzare per il restauro e procediamo alla realizzazione del progetto. A volte i pezzi che ritiriamo restano in magazzino per un po’, finché non ci viene un’idea originale per il loro riciclo. 

E il recupero delle arnie? 

Abbiamo trovato delle vecchie arnie, le abbiamo recuperate, dipinte e rimesse in funzione e, con l’aiuto di un amico esperto di api abbiamo organizzato un corso per apicoltori. Ora mettiamo in vendita il miele prodotto con le api che vivono nelle nostre arnie. In questo caso chiudiamo davvero il cerchio, dall’arnia al prodotto finito. Il progetto prosegue perché continuano ad arrivarci arnie da recuperare. 

Come si può fare per richiedere il vostro intervento per il ritiro di mobili e altri oggetti da riciclare? 

Noi siamo all’Officina il martedì, giovedì e venerdì: dalle 16,30 alle 19,30 e, in questo periodo invitiamo tutti a visitare la fiera del possibile all’interno della quale si può visitare l’esposizione dei mobili e oggetti riciclati. In quest’occasione chi ha dei mobiletti da recuperare può segnalarcelo e si possono prendere accordi.