Questuante allontanata da Fossano

Chiedeva l'elemosina con atteggiamento "molesto": il Comune ottiene il foglio di via dalla Questura

Foglio di via per una donna che chiedeva abitualmente l’elemosina in piazza Castello con un atteggiamento che molti hanno segnalato come troppo insistente, quasi aggressivo. La nomade non potrà più entrare nel territorio del Comune di Fossano, come si è appreso durante l’ultimo Consiglio comunale, a luglio.

L’Amministrazione comunale ha richiesto più volte questo provvedimento alla Questura di Cuneo, fino ad ottenerlo. “Siamo molti grati alla Questura  per aver dato seguito alla nostra richiesta - dice l’assessore Michele Mignacca -. Non si risolverà il problema dell’accattonaggio; ma abbiamo voluto dare un segnale forte della nostra attenzione sugli aspetti della sicurezza e del decoro urbano, che sono correlati, a maggior ragione per piazza Castello, il cuore pulsante della nostra città”.

L’accattonaggio non è ovviamente un reato (non si può vietare ad una persona di essere povera o di chiedere l’elemosina), ma può essere punito quando viene praticato in modo molesto. “Numerosi cittadini, soprattutto anziani, erano molto infastiditi dall’atteggiamento della donna che possiamo almeno definire noioso, mentre altri lo tolleravano - aggiunge Mignacca -. Certo potranno esserci altri casi di accattonaggio molesto, ma i controlli proseguiranno”.

Sempre sul tema dell’accattonaggio, in autunno potrebbe approdare in Consiglio comunale un regolamento di Polizia urbana che permetterà di vietare questa pratica all’interno di alcune zone della città. È una nuova possibilità di regolamentare questo fenomeno che sembra concretizzarsi per le Amministrazione comunali grazie al decreto Minniti.