Sacco e Vanzetti, La Fedeltà tenne una posizione innocentista

Proiettato a Fossano, per iniziativa de La Fedeltà, il prezioso documentario sul funerale dei due anarchici condannati ingiustamente a morte negli Stati Uniti nel 1927 

Il prezioso filmato che documenta i funerali di Sacco e Vanzetti (girato clandestinamente sfidando il Governo americano) è statoproiettato giovedì scorso a Fossano nel corso di una serata promossa da La Fedeltà  in ricordo dei due italiani anarchici emigrati in America, ingiustamente condannati a morte nel 1927 dopo un processo sommario. La numerosa partecipazione alla serata dimostra quanto la vicenda (che all’epoca della condanna a morte aveva suscitato enorme emozione in tutto il mondo riempiendo le piazze) riscuota ancora interesse: nel Fossanese l’interesse è dovuto anche alla conoscenza quasi personale di uno dei protagonisti,  Bartolomeo Vanzetti, originario di Villafalletto. Interessante la rilettura di alcuni articoli de La Fedeltà dell’epoca: alcuni  riprendevano articoli apparsi su quotidiani nazionali, spesso integrati da commenti della redazione.  Nel complesso La Fedeltà ha avuto una posizione innocentista. Tenendo conto del periodo storico (si era nel 1927, in pieno periodo fascista) e del clima rigoroso della provincia di Cuneo, si può senz’altro ritenere che il giornale diocesano sia riuscito ad interagire in modo attento con le istanze più avanzate della società e abbia saputo leggere la storia e interpretarla. Nell’ultimo articolo prima della condanna a morte La Fedeltà perora la causa di Sacco e Vanzetti, si domanda se lo Stato americano, che ha saputo opporsi alla schiavitù, non possa evitare questa grave ingiustizia.

Sul numero di mercoledì 15 ottobre ampio servizio sulla serata