Esposti nel Museo civico di Cuneo tre corredi della necropoli di Ceriolo

L'inaugurazione venerdì 18 luglio da parte del sindaco di Cuneo Federico Borgna

Dopo 14 secoli, tre eccezionali corredi affiorati dal sito archeologico di Ceriolo - frazione di Sant’Albano - hanno potuto essere ammirati per la prima volta dal grande pubblico nella sala espositiva “Livio Mano”, allestita presso il museo civico di Cuneo. L’inaugurazione “Prove per un museo. Ritrovamenti archeologici lungo l’Asti-Cuneo” si è tenuta venerdì 18 luglio alle 17,30 alla presenza del sindaco di Cuneo Federico Borgna, dell’assessore alla Cultura Alessandro Spedale, della responsabile della Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte Egle Micheletto, della rappresentante per la Regione Patrizia Picchi e della Fondazione Crc, che ha elargito un contributo di 60 mila euro. Presenti tra le autorità anche Lorella Masoero in rappresentanza del Prefetto, il colonnello Francesco De Angelis della Guardia di finanza e Flavio Magliocchetto comandante dei Carabinieri. Tra il pubblico c’era il sindaco di Sant’Albano Giorgio Bozzano, a cui è stato riconosciuto il merito di non aver rivendicato la proprietà del ritrovamento. “È un patrimonio di tutti noi - ha detto Micheletto -. Si doveva trovare un luogo dove potesse rivivere”.

I tre corredi esposti - ricche cinture ageminate, armi appartenenti a due corredi maschili e un monile appartenente a un corredo femminile - sono conservati in una innovativa teca multimediale, dotata di grafica tattile e riproduzione in 3D per i non vedenti. Un totem multimediale interattivo, grazie a una sofisticata tecnologia, compone immagini fotografice e realtà virtuali, proponendo al pubblico un’esplorazione dello scavo archeologico della necropoli longobarda di Ceriolo, un unicum per estensione e quantità di deposizioni (finora sono state indagate 776 tombe, ma si prevede ce ne siano oltre 800) nel panorama archeologico italiano.

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