Ex Segretario comunale a giudizio con l’accusa di oltraggio all’ex sindaco di Sant’Albano Donatella Operti

In disaccordo sull’adesione alla Convenzione tra Comuni

Non si tratta così una persona. Ma, soprattutto non si umilia un sindaco posto il rispetto che si deve alla sua carica istituzionale.

È approdata in tribunale la querelle tra l’ex sindaco Donatella Operti e il segretario comunale (oggi non più a Sant’Albano) Giuseppe Taddeo. Quest’ultimo dovrà rispondere rispondere davanti a un giudice di oltraggio a pubblico ufficiale e rifiuto di atti d’ufficio. Il rinvio a giudizio è previsto per l’udienza del 22 aprile, a Cuneo.

I fatti risalgono al 2011. La scena, secondo l’accusa (sostenuta dal sostituto procuratore di Cuneo, Massimiliano Bolla) si svolge l’8 di ottobre. Si discuteva della decisione che il Comune tardava a prendere (nell’ottica dell’allora segretario) di aderire alla convenzione con altri tre paesi per condividere la funzione di segretario comunale.

Durante la riunione di Giunta, presenti due assessori, Taddeo disse alla sindaco, che è non vedente: “Tu per scrivere queste lettere ci hai messo sei giorni, io ci metterei due minuti”. Lo stesso giorno, davanti a due dirigenti del Comune, il responsabile del servizio finanziario e il revisore dei conti, l’imputato disse: “Tu non sai quello che scrivi. Gli altri sindaci hanno gli attributi”. E ancora lo stesso giorno secondo la Procura Taddeo avrebbe rifiutato di redigere una delibera chiesta espressamente dalla Operti nel corso della riunione di Giunta. Secondo la ricostruzione fatta dalla querelante - assistita dall’avvocato Alberto Leone di Cuneo - avrebbe risposto: “Scrivitela tu”.

Il difensore di Taddeo è l’avvocato Alberico Villani di Avellino. “Non c’è rifiuto di atti d’ufficio perché quella delibera era illegittima - dichiara -. Sulle frasi, chiunque può valutare che non sono assolutamente oltraggiose. Era un contesto di discussione”. E il fatto che l’ex sindaco sia cieca? “Con gli strumenti tecnologici che si hanno oggi a disposizione - aggiunge - queste frasi non sono offensive nemmeno sotto questo aspetto”.