Grinzano: si lavora alla riapertura del laboratorio medico del dottor Ballauri

Chiuso perché sprovvisto della tecnologia necessaria per la ricetta elettronica

Da alcune settimane la comunità di Grinzano è rimasta senza l’ambulatorio medico del dotto Ballauri, che era aperto del giovedì (dalle 11 alle 12) presso i locali de “La grinzanese”: un servizio utile soprattutto per le persone più anziane che necessitano di una visita o della ricetta medica. Il motivo è legato ad una serie di difficoltà tecniche inerenti alla ricetta elettronica, il nuovo sistema di compilazione che richiede, per la prescrizione dei medicinali, la necessità di un collegamento diretto e in tempo reale con il Ministero.

La chiusura dell’ambulatorio e il relativo dirottamento dei mutuati presso lo studio di Cervere ha creato disorientamento tra i frazionisti, ormai abituati da anni ad avere il servizio a portata di mano. Malumore raccolto dall’Amministrazione comunale e dallo stesso medico che - di comune accordo - stanno cercando una soluzione in collaborazione anche con “La grinzanese”. L’obiettivo comune è quello di ripristinare il servizio settimanale tornando così ad aprire i locali per ospitare gli utenti.

Rimangono insoluti i problemi tecnici, sui quali si sta discutendo al fine di trovare una soluzione compatibile con le necessità dell’ambulatorio e in linea con quelle che sono le aspettative della comunità locale. L’ambulatorio potrebbe essere presto dotato del materiale informatico necessario, nonché della connettività utile per ottenere immediatamente le ricette desiderate. A quel punto l’ambulatorio potrà presumibilmente riaprire.

La collaborazione delle parti in causa ha consentito il rapido sciogliersi della matassa - spiega il sindaco Corrado Marchisio -. La richiesta di attenzione da parte della comunità ha trovato risposta nell’apertura al dialogo del dottor Ballauri, che si è reso disponibile ad assecondare le richieste ricevute subordinando la riapertura dell’ambulatorio alla soluzione delle problematiche tecniche che ne avevano consigliata la temporanea sospensione. Come si suol dire: «lavori in corso», ma le condizioni sono le migliori e fin da ora lasciano preludere ad un sollecito lieto fine”.