Sant’Albano si dichiara Comune contro la pena di morte

Il Consiglio prende anche posizione contro i massacri che violano la libertà di pensiero e religione

Il Comune di Sant’Albano si esprime contro la pena di morte appoggiando in Consiglio comunale (nella seduta di venerdì 7 agosto) la moratoria internazionale proposta dalla comunità di Sant’Egidio, che ha istituito la celebrazione della Giornata internazionale Cities for life, “Città per la vita, città contro la pena di morte” - che si celebra ogni 30 novembre, con il sostegno dell’Unione europea -, in ricordo dell’anniversario della prima abolizione per legge della pena capitale presa in Europa nel 1786 dal Granducato di Toscana. 

È assurdo che nel 2015 ci siano ancora molti Paesi del mondo   dove si applica la pena di morte. Nessuno, nemmeno lo Stato, può condannare a morte un altro uomo, anche se è colpevole. Tutti devono avere la possibilità di cambiare e di diventare migliori soprattutto se hanno sbagliato"dichiara il sindaco Giorgio Bozzano.

Il Consiglio comunale ha anche approvato all’unanimità l’ordine del giorno che ripudia i massacri e gli indicibili atti di violenza concernenti libertà di pensiero, di coscienza e di religione, in particolare dopo i recenti attentati in Tunisia. L’ordine del giorno già adottato dal Consiglio comunale di Cuneo, fa appello ai principi riportati nel primo articolo della Dichiarazione universale dei diritti umani proclamato nell’assemblea generale delle Nazioni Unite del 1948: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. 

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 26 agosto