Un museo diffuso nel castello Tapparelli di Genola

30 mila euro dalla Regione a Le Terre dei Savoia per lo studio di fattibilità del progetto "L'Azienda della Real Casa: capolavori colturali"

Il recupero del castello Tapparelli D’Azeglio, rimasto dimenticato per anni ai genolesi e quasi sconosciuto a chi arriva da fuori le mura, potrebbe diventare realtà. 

Genola, insieme a Racconigi, Savigliano e Pancalieri, è sesta tra i Comuni ammessi (una quarantina su un centinaio di richieste) al contributo regionale a sostegno di interventi di valenza turistica sul territorio piemontese.

Il progetto "L'Azienda della Real Casa: capolavori colturali" presentato dall'associazione Le Terre dei Savoia è arrivato sesto ottenendo un finanziamento di 30 mila euro per la realizzazione di uno studio di fattibilità. Nel caso in cui il progetto dovesse concretizzarsi, la spesa complessiva sarebbe di 3 milioni 200 mila euro, il 10% dei quali destinati a Genola. 

La mia idea non era quella di pensare a un museo a se stante  - spiega il sindaco di Genola Stefano Biondi -, piuttosto a un museo diffuso che sapesse raccontare la città e il territorio, valorizzando particolari aspetti caratteristici e distintivi della nostra storia. Che sapesse parlare della Genola di oggi partendo dalla tradizione. Un’idea che corrisponde in tutto al progetto presentato da Le Terre dei Savoia e finanziato dalla Regione”. Il progetto “L’Azienda della Real Casa: capolavori colturali” intende infatti ripercorrere e tracciare i forti legami tra le produzioni colturali di eccellenza di questi territori e i loro centri urbani, legami tutt’oggi presenti e determinanti sotto il profilo socio-economico e culturale.

Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 29 giugno