Mese di maggio a Cussanio, trenta giorni di pellegrinaggi

Verso il 5° centenario “accompagnati” da Bartolomeo Coppa: intervista al Rettore del Santuario don Chiaramello

Nel 2021 ricorreranno i 500 anni di quei famosi giorni, ben noti ai fedeli cattolici fossanesi, in cui la Madonna è apparsa ad un povero sordomuto a Cussanio l’8 e l’11 maggio. E che, nel titolo di Madonna della Divina Provvidenza con cui viene venerata, si è presentata come colei che si occupa di tutti i bisogni dell’uomo. Nella prima apparizione, infatti, dà al veggente il dono della parola, “udita, ascoltata e proferita”, e che pertanto “viene guarito”, come ci spiega il Rettore stesso del Santuario, don Pierangelo Chiaramello. Nella seconda apparizione, invece, gli donerà il pane, “perché avesse le energie sufficienti per poter dare testimonianza, di cui è stato investito e richiesto dalla stessa Vergine”. Per questo il prossimo imminente mese di maggio, ricorrenza delle apparizioni, viene vissuto ogni anno come “un mese straordinario e particolare di festa, dal mattino alle sei fino alla sera alle 19 30, e qualche volta anche dopo cena”. Con un grandissimo coinvolgimento di pellegrinaggi locali e di gruppi provenienti da tutta la provincia, per vivere momenti di preghiera e celebrazioni eucaristiche”, di cui, dallo stesso don Chiaramello, ci facciamo raccontare, in particolare, quelli in programma per il cinquecentenario.

Ci sono delle novità importanti, per l’avvicinarsi del cinquecentesimo centenario delle apparizioni di Cussanio?

Abbiamo già iniziato l’anno scorso, nel 2017, con l’intitolazione a livello religioso (poiché non c’è stata nessuna modifica toponomastica) della strada di Madonna dei campi, chiamata ora via di Bartolomeo. Sarà proprio il veggente Bartolomeo Coppa, infatti, la figura che “accompagnerà” i nostri passi verso la celebrazione del quinto centenario. È stato scelto come protagonista, non per prendere il posto della Madonna, ma perché lui, avendo incontrato Maria nella sua vita, conduca anche tutti noi a questo incontro. E non dimentichiamo poi che i due doni della Parola e del Pane che hanno connotato le due apparizioni sono gli elementi fondamentali della fede cristiana, i due momenti essenziali della celebrazione eucaristica. In questa prospettiva, oltre all’intitolazione a Bartolomeo della strada “maestra” che da Fossano conduce al Santuario, quest’anno porremo delle paline per indicare i punti di inizio del pellegrinaggio, dalle varie strade che arrivano a Cussanio (oltre quella già citata, c’è la strada della Ferrovia, quella del Santuario, via Mons. Rostagno che raccorda la chiesa con via Torino, e infine la via di Santa Maria che arriva da Genola) e che indicheranno l’ultimo tratto ai pellegrini verso Cussanio. Poi per sottolineare gli elementi della parola e del pane, a partire da quest’anno, ricorrerà sempre, ogni 8 maggio, il momento della Lectio Divina...

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