Confartigianato contro il blocco dei Diesel Euro 5

Sul nuovo, rigido provvedimento contro i veicoli considerati troppo inquinanti, interviene la Confartigianato. “Il blocco dei mezzi Diesel Euro 5 rischia di essere peggio del pandemico lockdown per le nostre imprese - ha detto Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Imprese Cuneo -. È l’ennesima scure che va ad abbattersi su migliaia di imprese e famiglie piemontesi, riducendo di fatto la possibilità di lavorare per tanti artigiani che utilizzano i furgoni non per un semplice spostamento, ma per raggiungere i clienti e svolgere la loro attività".

In Piemonte, alle norme più stringenti contro lo smog che si applicano ogni anno nella stagione fredda - quando la qualità dell'aria peggiora - sta per aggiungersene una particolarmente rigorosa: è il divieto di entrare in vari centri, dalle 8 alle 19 nei giorni dal lunedì al venerdì, per i motori Diesel omologati non solo Euro 3 e 4, ma anche Euro 5. L'ulteriore stretta sui motori a gasolio, che si applicherà dal 15 settembre fino al 15 aprile del prossimo anno, è prevista dal Piano straordinario per la qualità dell'aria nella Pianura Padana. Questo piano - come si può intuire - riguarda molte regioni, ma al momento il solo Piemonte ha sottoscritto il blocco dei Diesel Euro 5: di qui una polemica che ha coinvolto anche Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

"Se siamo arrivati a questo punto - prosegue Crosetto -, è perché ad oggi sul nostro territorio non sono ancora state pienamente applicate le misure strutturali necessarie a rispondere in modo adeguato alle direttive europee sui livelli di Pm10: si sa che l’inquinamento non deriva soltanto dalla mobilità, ma in gran parte anche dai tradizionali impianti termici, come caldaie, stufe a biomassa e altro”.