Casa di riposo, “Abbiamo il mutuo Entro due mesi la prima pietra”

 La nuova Casa di riposo di Bene Vagienna si farà con i circa 4 milioni di mutuo che Bene banca ha concesso;  i lavori inizieranno entro due mesi.

La nuova Casa di riposo di Bene Vagienna si farà con i circa 4 milioni di mutuo che Bene banca ha concesso; i lavori inizieranno entro due mesi. La Fondazione “Infermeria Casa di riposo”, che gestisce l’attuale soggiorno per anziani collocato all’interno del castello, si fonderà con l’istituto “Gazzera Magliano”: l’ente che nascerà dalla fusione guiderà la nuova struttura. Questa, in estrema sintesi, la cronaca dell’incontro che si è svolto lo scorso venerdì, a palazzo Lucerna di Rorà. I commenti degli amministratori “Abbiamo convocato questa rassegna stampa per rasserenare gli animi - ha esordito il sindaco di Bene Vagienna, Claudio Ambrogio -. Siamo giunti alla conclusione dell’iter burocratico per la costruzione della nuova Casa di riposo, e credo che la prima pietra sarà posta tra circa un mese e mezzo. C’è il mutuo concesso da Bene banca, c’è l’ok del Comune e della Soprintendenza del Piemonte; ci sono tutti i permessi. Costruiremo nell’ex area Mellano, quindi nel centro del paese: gli ospiti della struttura potranno continuare ad incontrare i loro amici che abitano a Bene Vagienna, e la stessa Casa di riposo darà il suo contributo perché il centro abitato non si spopoli. Ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per questo progetto: il nostro ufficio Tecnico, il personale della Casa di riposo, la Soprintendenza e il «Gazzera Magliano»”. “Bene banca ci ha dato fiducia - ha commentato il presidente dell’«Infermeria Casa di riposo», il sacerdote Paolo Briatore -. A Bene Vagienna si stanno realizzando due grandi opere di importanza sociale: la nuova scuola media, che raccoglie un capitale umano di giovani, e la nuova Casa di riposo, che raccoglie un capitale umano di saggezza. Noi consideriamo infatti gli anziani un capitale umano, e vogliamo che la Casa di riposo rappresenti un ambiente dove loro possano trovarsi bene ed essere sereni e tranquilli. Costruire una Casa di riposo significa innanzitutto offrire un servizio a persone che, per età o malattia, vivono già delle difficoltà”. “Ringraziamo - ha detto Marco Taricco, vicepresidente dell’«Infermeria Casa di riposo» e responsabile del gruppo di volontari che operano nell’attuale soggiorno per anziani - chi ha condiviso le fatiche e le vicissitudini che abbiamo affrontato, chi ha creduto nel progetto della nuova struttura: i Vigili del fuoco, l’Asl, la Soprintendenza, il Comune, la ditta costruttrice Giomar, l’istituto «Gazzera Magliano» e Bene banca, che si è rivelata un istituto non solo del territorio, ma anche per il territorio. Il nostro budget è limitato: puntiamo sull’efficienza della struttura e sul calore umano che troveranno gli ospiti”. Il “sì” di Bene banca Il progetto della nuova Casa di riposo sembrava sul punto di decollare già alla fine del 2012. Rendeva possibile la costruzione dell’edificio atteso da decenni un mutuo - sempre da 4 milioni di euro - concesso da Bene banca, allora guidata dall’amministrazione del presidente Francesco Bedino. Nel maggio dell’anno scorso, l’istituto è stato commissariato dalla Banca d’Italia, il che ha rallentato l’iter per la concessione del mutuo. L’Amministrazione straordinaria richiedeva infatti, per dare il via ai finanziamenti, la presenza di “un gestore professionale in grado di assicurare i flussi di rimborso dei mutui”: la clausola, in altre parole, era che alla banca si dessero solide garanzie. Da questo punto di vista, potrebbe essere stata decisiva, per l’ottenimento del mutuo, la fusione della Fondazione “Infermeria Casa di riposo” con l’istituto “Gazzera Magliano”, un’antica realtà benese impegnata nel sociale che può disporre di un solido patrimonio. La proposta di fondere i due enti è peraltro antica: se ne parlò già nel 2005, quando il presidente dell’«Infermeria Casa di riposo» era Pier Giuseppe Barroero e Aldo Mondino quello del “Gazzera Magliano”. Il progetto della struttura La nuova Casa di riposo sarà realizzata nell’ex area Mellano dove, negli ultimi mesi, sono stati abbattuti i fabbricati esistenti. La struttura ospiterà 79 posti letto - 40 per non autosufficienti e 39 per autosufficienti - distribuendosi su un piano interrato e tre piani fuori terra; sarà ricavato un locale per i prelievi di sangue. Intorno alla struttura saranno realizzati degli spazi verdi, con l’obiettivo di favorire l’interazione tra gli ospiti della struttura e gli esterni; direttamente dalla Casa di riposo sarà possibile raggiungere il viale dell’aera pedonale nota come “rotonda”.