BENE VAGIENNA. “È una soluzione temporanea, che ha raggiunto il suo obiettivo, quello di far rallentare i veicoli. Stiamo ora valutando quali interventi possiamo effettuare per migliorarne l’aspetto estetico”. È il commento di Damiano Beccaria, assessore al Bilancio del Comune di Bene Vagienna, sul dosso che nelle scorse settimane è stato collocato in via Roma, tra i numeri civici 16 e 18.
Come si legge nell’ordinanza del sindaco Claudio Ambrogio che ha preceduto l’installazione del dissuasore di velocità, con questo intervento l’Amministrazione comunale vuole garantire la sicurezza ai pedoni che utilizzano via Roma; nei mesi scorsi sarebbero peraltro giunte negli uffici del Comune numerose segnalazioni, da parte dei benesi, sui rischi dovuti al fatto che molti veicoli non rispettano il limite dei 30 chilometri orari, applicato per tutta la via centrale del paese.
Il dosso, però, ha scatenato forti polemiche su “Città di Bene Vagienna - Cuneo”, gruppo di Facebook dove da tempo si racconta la vita del paese: secondo i suoi detrattori, il dissuasore di velocità può danneggiare gli pneumatici perché è dotato di lamelle in metallo, provoca troppo rumore al passaggio dei veicoli, è infelice da un punto di vista estetico. Alle prime due accuse ha risposto l’ufficio di Polizia locale di Bene Vagienna, obiettando che non c’è alcun rischio per le gomme dei veicoli e che si potrà valutare l’introduzione di spessori di gomma capaci di ridurre il rumore. Sulla critica che riguarda l’aspetto estetico del dissuasore di velocità, è invece intervenuto Beccaria: “Non abbiamo realizzato subito un intervento in muratura - spiega l’assessore al Bilancio - perché volevamo prima verificare l’efficacia del dosso”. E, dal momento che “le auto vanno davvero più piano”, si può ora pensare a migliorie da un punto di vista estetico: tra le ipotesi, l’utilizzo di pietre di Luserna.
Del dosso ha colpito anche la forma insolita: al centro, si può infatti notare uno spazio vuoto, che si colloca tra il dosso stesso e la superficie della strada. L’inusuale aspetto del dissuasore di velocità si deve al fatto che, in via Roma, il livello della strada risulta più alto sui lati che al centro: un dosso “normale” - non sollevato dalla superficie della strada - impedirebbe all’acqua piovana di defluire verso il tombino, con il risultato che si formerebbero pozzanghere.
“Abbiamo collocato questo dosso circa alla metà di via Roma, in uno dei tratti dove la strada è più stretta e dove sono presenti i portici da entrambi i lati - prosegue Beccaria -. Voglio far notare che il dosso si trova nei pressi della chiesa di San Francesco, quindi dei locali dove si svolge l’oratorio parrocchiale: in questo tratto attraversano la strada molti bambini, soprattutto al venerdì pomeriggio, quando appunto si svolgono le attività dell’oratorio e, più in generale, quando vengono organizzati degli spettacoli negli stessi locali”.
“Il dosso di via Roma funziona: le auto rallentano”
L'assessore Damiano Beccaria interviene sul dissuasore di velocità che ha scatenato la polemica su Facebook