Via Crucis, veglia e confessioni aprono il cammino verso Pasqua

La Pasqua ormai imminente è preceduta a livello parrocchiale e diocesano da numerose iniziative.

La Pasqua ormai imminente è preceduta a livello parrocchiale e diocesano da numerose iniziative. Preghiera, Via Crucis, confessione sacramentale sono modalità di vivere e testimoniare la fede cristiana antiche perché appartengono alla grande tradizione della Chiesa, ma anche moderne perché offrono agli uomini e alle donne del nostro tempo strumenti e segni concreti per accogliere il dono “di misericordia e di grazia che sgorga incessantemente dal cuore spalancato di Cristo crocifisso e risorto” (Papa Francesco, udienza del 19 febbraio scorso).
Via Crucis cittadina
La “via della croce” affonda le sue radici in pieno medioevo, ed è nata dal desiderio di ripercorrere spiritualmente insieme a Gesù la via che l’ha condotto dal pretorio di Pilato al sepolcro, attraverso alcune “stazioni” che fanno riferimento ad episodi narrati nei vangeli. Attraverso i secoli si è consolidata come tradizione popolare molto amata ed è giunta fino a noi. In tutte le parrocchie viene proposta come momento di preghiera, di riflessione e di cammino penitenziale, nei venerdì di Quaresima, in particolare il venerdì santo.
Le parrocchie della città di Fossano da anni la vivono insieme il venerdì prima della Domenica delle Palme, attraverso un itinerario che si snoda lungo alcune vie e piazze della città. Quest’anno l’appuntamento è per venerdì 11 aprile, alle 20,45 nella piazzetta di fronte alla chiesa di San Filippo: qui è la prima stazione “Gesù è condannato a morte”; poi percorrendo via Garibaldi si arriva in piazza d’Armi, con la seconda stazione “Gesù cade la prima volta”; si prosegue lungo corso Trento e via Cherasco, fin davanti alla palestra comunale, luogo della terza stazione “Gesù aiutato da Simone di Cirene”; si imbocca viale Ambrogio da Fossano e via Sacco per sostare di fronte alla scuola “Levi”  con la quarta stazione “Gesù è inchiodato alla croce”. Ultima tappa e stazione “Gesù muore sulla croce” di fronte alla chiesa dello Spirito Santo.
Veglia delle Palme
per tutti giovani della
provincia a Saluzzo
I giovani delle cinque diocesi della provincia di Cuneo si danno appuntamento sabato 12 aprile a Saluzzo per vivere una serata all’insegna dell’incontro, dell’amicizia, della preghiera: la Veglia delle Palme interdiocesana. Il programma prevede: alle 19 accoglienza e cena al sacco all’Oratorio don Bosco con piccolo aperitivo; alle 20 spostamento in centro e premiazioni del concorso fotografico “Live and leave” davanti alla Cattedrale; dalle 21 alle 23,30 Veglia di preghiera e confessioni nella Cattedrale con la partecipazione del coro Hope. L’invito è rivolto ai giovani dai 18 anni in su. Per i fossanesi il ritrovo è alle 20 in piazza d’Armi.
A guidare i giovani saranno le parole di Papa Francesco: “Carissimi giovani, dopo la straordinaria Gmg di Rio di Janeiro, il nostro sguardo è già orientato alla prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani che sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest’anno inizieremo meditando sulla prima: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt 5,3)”. Queste le parole del Papa nel messaggio per la Giornata mondiale dei Giovani 2014.
Le Beatitudini, un programma di vita valido per ogni cristiano, per chiunque voglia seguire Gesù, per ciascuno di noi, tanto più per i giovani. Sono parole forti, che sembrano andare contro corrente, difficili da capire. Gesù non ha paura di indicare la strada della vera felicità, per questo pronuncia la parola “beati” per ben nove volte; è una parola di augurio, un augurio carico di gioia, di speranza per il futuro. Gesù chiama “beati” i poveri, i non violenti, i miti, i sofferenti, i puri di cuore, gli affamati di giustizia, chi porta la pace, i perseguitati. Ogni augurio è accompagnato da una promessa; è bellissimo, perché ci dice una cosa splendida: il Signore, in mezzo ai tormenti e alle sofferenze della nostra vita, non ci abbandona. L’augurio di essere beati, cioè contenti, felici, non è un augurio fatto di belle parole che però finiscono lì; è un augurio seguito da una promessa, una promessa che ci dice una presenza che non verrà mai a mancare accanto a noi. La promessa della felicità, Dio la rivolge a tutti e a ciascuno: a chi cerca di vivere, come Gesù, la giustizia nella vita quotidiana e soffre dove questa giustizia non c’è; a chi si comporta con umiltà, con dolcezza e pazienza, portando la pace dove non c’è; a chi sa aiutare con generosità chi ha bisogno di una mano e sta affrontando un dolore; a chi lotta per la vita. Ancora Papa Francesco: “Ma che cosa significa «beati»? Beati vuol dire felici. Ditemi: voi aspirate davvero alla felicità? In un tempo in cui si è attratti da tante parvenze di felicità, si rischia di accontentarsi di poco, di avere un’idea ‘in piccolo’ della vita. Aspirate invece a cose grandi! Allargate i vostri cuori! È molto triste vedere una gioventù ‘sazia’, ma debole. Abbiate il coraggio di andare contro corrente. Abbiate il coraggio della vera felicità!”. Un bell’augurio, una bella sfida per le nuove generazioni! Raccogliamola con coraggio! Vi aspettiamo numerosi alla veglia di Saluzzo!
Sacramento della riconciliazione
Pasqua è anche occasione per tornare al Signore attraverso il sacramento della Riconciliazione. Ogni parrocchia ha i suoi appuntamenti; segnaliamo di seguito gli orari in cui è possibile confessarsi nelle parrocchie della città di Fossano: lunedì 14 aprile, dalle 17 alle 19 presso il Monastero Benedettino, alle 20,45 presso le parrocchie di San Bernardo e Santa Maria del Salice; martedì 15 aprile alle 20,45 presso le parrocchie dello Spirito Santo e Sant’Antonio, mercoledì 16 aprile dalle 8 alle 12 in Cattedrale.