Il musicista agricoltore

Andrea Calvo è un giovane musicista che si è tuffato nell’imprenditoria agricola con un allevamento di lumache.

Servizio a cura di Liliosa Testa sant’albano. Raccogliendo la storia di Michele Bergese, il giovane elicicoltore che conduce l’allevamento “Ambas” a Ceriolo (pubblicata su La Fedeltà a metà aprile), abbiamo incontrato l’esperienza di un altro ragazzo, Andrea Calvo di Fossano (da poco residente a Sant’Albano), un giovane musicista che come Michele si è tuffato nell’imprenditoria agricola con un allevamento di lumache. Andrea, 27 anni, si è diplomato nel 2011 in viola presso il Conservatorio Ghedini di Cuneo, ha frequentato per un anno il corso superiore all’Accademia nazionale Santa Cecilia di Roma, ha preso parte a diversi concerti con l’orchestra Bruni di Cuneo e con l’orchestra Filarmonica del Piemonte di Torino; per passione suona in diversi locali con Enrico Supertino. Un percorso da musicista, che poco ha da spartire con il lavoro nei campi. Eppure - come molti altri giovani intraprendenti di oggi - Andrea ha saputo allargare i suoi orizzonti e passare dalla viola alla vanga. “Arrivi a 27 anni - racconta - e ti accorgi che anche se la musica è la tua vita, non basta per essere indipendenti. Mi sono accorto che il tempo passava velocemente e non potevo più aspettare. Anche se continuo e continuerò a suonare, avevo bisogno di un lavoro che mi impegnasse con continuità, tutti i giorni”. Casualmente, la scorsa estate, Andrea viene a conoscenza di un convegno sulle lumache che si tiene a Cherasco, la patria dell’elicicoltura. Partecipa, si iscrive al corso, si lascia conquistare dal metodo proposto da Giovanni Avagnina, uno dei maestri in questo settore, e grazie all’aiuto di suo padre acquista il terreno e una casa in via Ceriolo a Sant’Albano, dove ora risiede. “Ho sentito che avevo l’energia per buttarmi in qualcosa di diverso, l’incontro con questo convegno mi ha dato l’opportunità per iniziare un nuovo percorso. Per realizzarsi e trovare la propria strada bisogna avere coraggio e non aspettare che la fortuna arrivi”. Saggezza a cui, soprattutto oggi, i giovani devono appellarsi se vogliono costruirsi un futuro. E così il giovane musicista frequenta il corso da elicicoltore, sostiene l’esame e si iscrive alla Cia diventando a tutti gli effetti un agricoltore. “Questa oggi è la mi attività principale” dice con orgoglio. In autunno, con il papà e il fratello Simone ha raccolto i primi frutti dal suo appezzamento di terra: le castagne, meglio “le giapponesi” adatte a fare i marron glacé. “Mi sono punto tutte le mani, pur usando i guanti, ma è stato bello perché si lavora all’aperto, a contatto con la natura e senti che stai facendo qualcosa di utile”. In questi mesi ha predisposto un’area per sistemare le lumache per la riproduzione, che sarà a regime solo tra due anni. Il terreno viene recintato con apposite lamiere; l’area circoscritta, seminata con vegetali per l’alimentazione delle lumache, si divide a file limitate da reti speciali antistrappo e antibava. In questi giorni si stanno mettendo le lumache da riproduzione che in autunno - a fine ciclo riproduttivo - si toglieranno, lasciando in loco le piccole lumache. Dopo i mesi di letargo, la prossima primavera si sveglieranno e saranno pronte per essere poste nei recinti da ingrasso e quindi vendute. L’allevamento di Andrea prevede da 35 a 40 mila lumache da riproduzione in circa 7.500 metri quadrati di terreno. A regime si calcola un chilo di lumache per ogni metro quadrato, quindi Andrea spera di produrre 7.500 chili di lumache. “Sono già vendute - spiega - perché il centro di Cherasco che mi segue e mi fornisce le lumache da riproduzione le compra direttamente dagli allevatori”. “È un lavoro faticoso ma appassionante - prosegue -. Mi sto misurando con una dimensione tutta nuova, ma sto riscoprendo la fatica che è stata anche quella dei miei nonni che erano agricoltori a Levaldigi. Lavoro a contatto diretto con mio padre, e spesso mi aiutano mio fratello e mia mamma. Ho avuto la fortuna di trovare dei vicini veramente disponibili che mi istruiscono e aiutano a districarmi nel lavoro dei campi”. Con l’entusiasmo dei vent’anni e la concretezza di un agricoltore, Andrea sta guardando avanti. “Sto pensando di potenziare il castagneto e oltre alle lumache mi piacerebbe sperimentare colture di nicchia. Non penso di sviluppare grandi coltivazioni, ma piccole sperimentazioni, che oggi sono molto richieste dal mercato”. Auguri ad Andrea per la sua nuova attività, ma anche per i suoi concerti!