Con una cerimonia breve ma ricca di contenuti è stato presentato alla comunità di Villafalletto il progetto di recupero dell’archivio storico del Comune, per anni abbandonato nel sottotetto del Comune. Venerdì pomeriggio nella sala consiliare del municipio, alla presenza di alcuni cittadini, sono intervenuti storici e professionisti che hanno seguito le varie fasi dei lavori di recupero e catalogazione, presentando il prezioso archivio che oggi viene restituito alla città di Villafalletto. Il vicesindaco Ballario ha ricostruito la storia del progetto. Tutto partì nel 1981 quando, dagli angusti locali dell’ex municipio, il materiale che raccoglie la storia del paese venne spostato e accatastato negli altrettanto angusti locali dell’attuale palazzo comunale. Fin da allora emerse la necessità di dotarsi di spazi adeguati per garantire all’archivio una sistemazione più decorosa e per consentirne le consultazioni. La tappa seguente è stato l’incarico all’archivista Bonfanti di mettere ordine alla marea di faldoni straripanti di documenti. Due anni di paziente catalogazione - come ha riferito l’interessato - per rendere organica la possibilità di accedere alla documentazione. Il responsabile regionale degli archivi storici ha sottolineato la loro importanza come memoria storica di una comunità. Rinaldo Comba - da profondo conoscitore della storia del paese - ha parlato delle sue indagini su Villafalletto, tratte dai patrimoni storici del Comune, della parrocchia e della proprietà Falletti. Alessandro Tonietta ha concluso gli interventi sottolineando l’enorme mole di documenti di cui dispone il Comune, ricordando che i più antichi risalgono al Settecento. Terminati gli interventi dei relatori è seguita una visita ai locali del sottotetto, adibito a sede dell’archivio dopo i lavori di adattamento. Anche se in visione c’èra soltanto una parte dei documenti esistenti, è bastato per capire il valore e l’importanza che questo recupero ha per la città. Tra il resto, è stato possibile ammirare il progetto della costruzione del campanile attuale e di un altro mai realizzato; e un “librone” eccezionale, per bellezza e completezza, chiamato “Cadastro” che altro non è che il catasto delle proprietà delle famiglie di metà 1700. Ora l’archivio è a disposizione di tutti - su richiesta - per consultazioni e come fonte di ricerche da documenti antichi.