Parlando di Memo Riorda

Sabato 10 maggio, giorno in cui si apre la rassegna florovivaistica “Expoflora”, un angolo verde cittadino, il nuovo giardino che si trova alla confluenza via Matteotti corso Emanuele Filiberto, verrà intitolato a Guglielmo “Memo” Riorda.

Un uomo elegante, una persona di stile, un imprenditore appassionato, che ha fatto tanto per la città e che ha fatto senza clamori, con discrezione. Con stile, appunto.
Così il sindaco Francesco Balocco descrive Guglielmo “Memo” Riorda, imprenditore fossanese morto 27 anni fa e fondatore insieme al fratello Francesco dell’omonima industria tessile nata ad inizio anni ‘50.
Sabato 10 maggio, giorno in cui si apre la rassegna florovivaistica “Expoflora”, un angolo verde cittadino, il nuovo giardino che si trova alla confluenza via Matteotti corso Emanuele Filiberto, verrà intitolato a Riorda (alle ore 15,30). “Durante i miei due mandati ho avuto modo di intitolare diverse strade e piazze - ha detto il sindaco Balocco -; chiudo la mia esperienza alla guida della città con questa intitolazione cui tengo particolarmente. Fossano deve molto a Guglielmo. Per tutto ciò che ha fatto come imprenditore, insieme al fratello, ma anche per tutto ciò che ha fatto come benefattore della città, con il grande sostegno alla Croce bianca fossanese, alla banda musicale Arrigo Boito e in mille altre occasioni, sempre a fianco della moglie Clara, che ha proseguito e prosegue questo suo impegno”.
Un imprenditore “atipico”, così lo avrebbe definito il compianto Beppe Manfredi, grande amico di Memo. Un imprenditore che aveva a cuore i propri dipendenti e la ricaduta sociale della propria attività imprenditoriale. Una persona che avendo avuto molto dalla propria città, sentiva il bisogno di “restituire”, di contribuire alla sua crescita.
“Mia moglie ha lavorato alla Riorda - ha ricordato Balocco - e come sindacalista si è trovata spesso a confrontarsi con Guglielmo Riorda. Ovviamente si trovavano dalle parti opposte del tavolo. Lo ricorda con grande affetto, come persona con la quale era bello confrontarsi, discutere”.
L’area verde di quello che da sabato sarà “ex” largo Chevalley (questo il vecchio nome dello slargo, nome per la verità poco conosciuto e utilizzato) è stata realizzata dal Comune bonificando l’ex piazzola del distributore. Oltre al prato verde e all’alberata sono previsti una serie di panchine che affacciano sul canale e un vialetto pedonale. La famiglia Riorda ha contribuito alla realizzazione del verde.
Memo ha amato infinitamente la sua città
Clara Riorda, orgogliosa madrina dell’Arrigo Boito, è un volto noto a Fossano anche se, per la verità, non ama mettersi in prima fila. “Ciò che faccio lo faccio ricordando Memo, per portare avanti il suo impegno” dice spesso. L’intitolazione dell’area verde è un momento importante, un modo per continuare a ricordare il “suo” Memo.
Parlando di lui, anche oggi, a tanti anni dalla morte, si commuove. Ricorda il loro grande amore, ricorda l’amore per la sua Fossano.
“Ho conosciuto Memo giovanissima, è stato l’uomo della mia vita. Accanto a lui ho imparato molto - racconta -; mi coinvolgeva nelle sue tante attività. Era un uomo giusto, attento agli altri, una persona che amava stare in compagnia, con gli amici”. E tra questi amici anche Beppe Manfredi. “Non erano della stessa idea, anche politicamente parlando - continua Clara - ma si volevano un gran bene. Abbiamo passato tante serate insieme, chiacchierando in compagnia”.
E aggiunge commossa: “Quando ho saputo dal sindaco Balocco che sarebbe stata intitolata una strada a Memo, la cosa mi ha riempito di gioia. Chi lo ha conosciuto non può dimenticarlo, ma è bello che la città che lui ha tanto amato gli renda omaggio. Sarà un modo per continuare a fare vivere la sua memoria. Da parte mia non posso che dire grazie. Grazie a tutti”.