Mentre i candidati sindaci si dividono sull’opportunità di realizzare o meno il casello di Tagliata, i proprietari dei terreni interessati dall’infrastruttura hanno ricevuto, venerdì 9 maggio, la visita a domicilio (annunciata telefonicamente) del tecnico di una ditta appaltatrice dei lavori di carotaggio per la Torino-Savona. L’intenzione era quella di effettuare campionamenti sui terreni in vista della costruzione dell’opera. Ma “nessuno dei sedici proprietari - spiega Paolo Postiglioni, portavoce del Comitato No al casello - ha prestato il proprio consenso” e, di conseguenza, il sopralluogo non è stato effettuato. Se permarrà il diniego - come è accaduto in altre circostanze e per altre opere - non è da escludere che il sopralluogo possa essere imposto con ordinanza dal Prefetto.
“Siamo sorpresi - dice ancora Postiglioni -. Dalla risposta data in Parlamento ad un’interrogazione dell’onorevole Fabiana Dadone, ci risulta che la costruzione dell’opera al momento sia bloccata, in attesa delle decisioni dell’Anas. Inoltre, siamo a conoscenza soltanto di ipotesi progettuali, che le prossime Amministrazioni comunali e regionali - dopo il voto del 25 maggio - potrebbero anche non condividere più. Ci stupisce, pertanto, questa richiesta di sopralluogo, a meno che non ci sia già un progetto definitivo di cui i frazionisti non sono stati avvisati”.
Alessandro Mola, dirigente del Dipartimento urbanistica del Comune, assicura che - ad oggi - c’è soltanto uno studio di fattibilità, quello che anche i frazionisti hanno potuto visionare alcuni mesi fa. Prevede la costruzione di un casello in prossimità di strada della Rovere e il collegamento con Fossano attraverso la statale 231. L’ipotesi progettuale è già stata condivisa da Comune, Provincia, Regione e Torino-Savona, ma dovrà ancora essere esaminata in Conferenza dei Servizi. Mola ricorda che già in passato si era presentata una ditta per i carotaggi, quando ancora si ragionava sulla base del vecchio progetto che prevedeva la realizzazione della bretella di collegamento lungo Stura.
Il casello di Tagliata è argomento “spinoso” della campagna elettorale. Tra i candidati sindaci, si sono espressi a favore Antonio Vallauri e Anna Damilano. Contrari Antonio Martorello e Ilaria Riccardi. Le principali aziende fossanesi, insieme ad Ascom e Confartigianato, avevano sottoscritto - nel 2004 - un ordine del giorno per perorare la costruzione del casello. Sull’altro fronte, nei mesi scorsi si è costituito un Comitato che oggi - con Paolo Postiglioni - ribadisce la sua “ferma contrarietà ad un’opera che, per le sue modalità di progettazione, produrrebbe un gravissimo impatto ambientale sull’area”. Contestualmente, punta il dito sui problemi che l’infrastruttura comporterebbe non solo alla sicurezza di Tagliata, ma anche a quelle di San Sebastiano e Murazzo per “il considerevole aumento di traffico lungo la strada che attraversa le frazioni” e annuncia opposizione “a qualsiasi ulteriore passaggio amministrativo che volesse mirare alla realizzazione dell’opera”.
Casello: i proprietari di Tagliata chiudono la porta ai carotaggi
Mentre i candidati sindaci si dividono sull’opportunità di realizzare o meno il casello di Tagliata, i proprietari dei terreni interessati dall’infrastruttura hanno ricevuto, venerdì 9 maggio, la visita a domicilio (annunciata telefonicamente) del tecnico di una ditta appaltatrice dei lavori di carotaggio per la Torino-Savona.