Nove punti precisi, chiari e puntuali. Nove punti all’ordine del giorno, o perlomeno nove punti che gli artigiani fossanesi vorrebbero che il futuro sindaco della città degli Acaja tenesse presente quando si appresterà con la propria squadra di governo a guidare la città.
Il direttivo di Confartigianato Fossano, guidato dal presidente Gianfranco Canavesio, ha incontrato i cinque “papabili” alla poltrona da primo cittadino per illustrare quelle che sono le richieste del mondo artigiano locale. Non una letterina a Babbo Natale con richieste di doni e regali, ma un quadro di quella che è la situazione attuale, con le aziende provate dalla crisi che non molla e da una burocrazia che complica tutto.
Proprio questo è il primo punto: “Chiediamo che la macchina amministrativa si dimostri meno burocratica e costosa - dice Canavesio - mentre la vogliamo più informata e attenta al mondo lavorativo”. E fa un esempio legato al mondo edile. “Per costruire un garage ci vogliono circa 30 mila euro, di cui 5/6 mila di passaggi burocratici. Proprio questi passaggi sono la nostra rovina”. Troppi cavilli, troppe carte e troppe leggi che rendono la vita impossibile alle imprese. “Siamo in Europa, la legislazione europea in molti casi è più chiara e semplice, per semplificare le procedure da noi e sburocratizzare sarebbe sufficiente fare riferimento a quelle norme che sono anche le nostre”.
Oltre a questo si chiedono tempi più celeri nei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione e, per quanto riguarda gli appalti, maggior considerazione per le aziende locali. “Spesso le nostre aziende locali vengono considerate troppo piccole - spiega - ma nulla vieta che esse si mettano insieme anche attraverso associazioni temporanee di impresa (Ati) per ottenere lavori”.
Altro importante capitolo quello delle tasse e imposte. “Con l’attuale amministrazione molto si è già fatto, ma non basta - dice Canavesio -; chiediamo al Comune di ridurre al minimo la parte variabile che compete alle amministrazioni locali”.
Evitare di perdere ulteriori servizi e cercare di riportare a Fossano quelli che si sono persi, questo un altro punto, così come quello riguardante il “sociale” e l’attenzione agli artigiani anziani ormai usciti dal mondo produttivo. “Ci sono diversi casi di persone in difficoltà che per pudore e orgoglio non si lamentano e non chiedono. Anche noi come Confartigianato vogliamo dare il nostro contributo...”.
E poi ancora una maggiore collaborazione tra Comune e associazioni di categoria e l’impegno a mantenere la Consulta delle attività produttive.
“Il confronto con i candidati è stato incoraggiante - conclude Canavesio -, mi auguro che al di là del risultato delle urne e di chi andrà a governare, continui questo clima di collaborazione e ascolto”.
Cosa chiedono gli artigiani di Fossano al nuovo sindaco
Nove punti precisi, chiari e puntuali. Nove punti all’ordine del giorno, o perlomeno nove punti che gli artigiani fossanesi vorrebbero che il futuro sindaco della città degli Acaja tenesse presente quando si appresterà con la propria squadra di governo a guidare la città.