Rimpatriato il giovane albanese responsabile di atti di vandalismo

Il sindaco Davide Sordella, appena insediato, ha affrontato di petto una delle questioni che nelle ultime settimane ha creato problemi  di  sicurezza in centro storico. 

Il sindaco Davide Sordella, appena insediato, ha affrontato di petto una delle questioni che nelle ultime settimane ha creato problemi  di  sicurezza in centro storico.
Stiamo parlando degli atti di vandalismo ai danni delle vetrinette espositive. Il raid era stato attribuito dalle stesse forze dell’ordine  ad un ragazzo straniero affetto da disagio psichico che aveva già compiuto analoghi danneggiamenti in passato. Tuttavia  proprio la condizione particolare in cui si trova il giovane sembrava impedire il tentativo di bloccare questi suoi comportamenti.
La settimana scorsa agli episodi di vandalismo si era aggiunto un fatto preoccupante: il giovane aveva sferrato un calcio senza motivo ad un’anziana che si trovava sul suo percorso in via Roma. Erano intervenuti gli operatori del 118 e i carabinieri; il ragazzo, dopo un controllo in ospedale, era stato rilasciato.  
Mercoledì scorso, due giorni dopo il suo insediamento, il neo sindaco Davide Sordella ha ricevuto una nutrita delegazione di commercianti del centro storico e si è impegnato con loro ad affrontare il problema in più direzioni. “Giovedí ho approfondito la questione dal punto di vista legale - spiega - per capire cosa si possa fare a livello comunale. Venerdí ho convocato un vertice con le forze dell’ordine ed ho avuto un incontro personale con i famigliari della persona interessata (il fratello che vive qui a Fossano -ndr) che si sono dimostrati molto disponibili e collaborativi. Con loro ho concordato il rimpatrio al suo Paese, in Albania; là vivono i genitori. Domenica questo giovane è partito per tornare a casa, in pullman.  Credo che anche per lui sia la soluzione migliore; ha bisogno di essere seguito”.
Lunedì il sindaco Sordella ha incontrato il questore con cui ha iniziato la procedura per l’espulsione definitiva. Domani (mercoledì) incontrerà il prefetto a Cuneo per garantire che l’intero procedimento  non si interrompa.
“Un piccolo segnale, ma molto concreto per la sicurezza della nostra città - commenta  Sordella -. Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo a che fare con persone, che hanno dei diritti. Questo ragazzo ora è tornato dai suoi genitori; noi speriamo che al suo Paese, ritrovando il suo ambiente famigliare, possa  ritrovare se stesso. Del resto, anche i nostri concittadini hanno diritto alla sicurezza”.
Nei giorni scorsi si era parlato di un eventuale Trattamento sanitario obbligatorio (“Tso”) ; un eventuale intervento di questo tipo deve essere proposto dall’Autorità sanitaria locale, cioè dal sindaco. Sordella ha optato per il rimpatrio perchè il Tso - ammesso che fosse stato possibile - non avrebbe risolto la situazione. “Dopo l’ultimo episodio il giovane è stato visitato da uno specialista, in ospedale, ma è stato dimesso quasi subito. Evidentemente non c’erano i presupposti, dal punto di vista sanitario, per un ricovero”.
Soddisfazione da parte dell’Associazione commercianti.  “L’azione del neo-sindaco è stata assolutamente tempestiva - dice Giancarlo Fruttero -; se il buongiorno si vede dal mattino, questo modo di agire ci lascia ben sperare. Vogliamo ringraziare tutti; oltre al sindaco, le Forze dell’ordine, i Carabinieri, la Polizia municipale. In questi casi ci si deve muovere tutti insieme. Se c’è collaborazione, se si lavora a un unico obiettivo, le questioni si possono risolvere. Con noi, su questa questione, abbiamo voluto coinvolgere anche l’Associazione artigiani, perché dobbiamo lavorare sempre insieme”.