A lezione dal primo trombone dell’Orchestra di New York

A lezione dal primo trombone dell’Orchestra di New York

È il primo trombone dell’Orchestra filarmonica di New York; ogni due anni, però, al ristrettissimo gruppo di professionisti che vogliono migliorare la loro tecnica grazie a lui, dà appuntamento dall’altra parte dell’oceano Atlantico, in Italia e più precisamente a Fossano. Si svolge da mercoledì 18 a domenica 22 giugno, nei locali di palazzo Burgos, l’“Alessi seminar”, che riporta così nella città degli Acaja uno dei maggiori trombonisti del mondo. Lo organizza la Fondazione Fossano musica con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Fossano.
Vita da seminario per 12 fortunati
Il seminario si articola in cinque giorni, seguendo orari rigidissimi che vanno dalle 8,30 alle 22. Con Alessi c’è il suo assistente Daniele Morandini, primo trombone dell’orchestra della Scala.
I partecipanti - tutti musicisti di livello internazionale - sono soltanto 12 (10 tenori e 2 bassi), di cui 6 italiani; gli “stranieri” provengono da vari Paesi del mondo, fra cui Stati Uniti, Messico, Singapore e Corea. Li seleziona lo stesso Alessi, ascoltando i brani che deve incidere ed inviargli chiunque desideri partecipare al seminario.
Da un anno all’altro, Alessi alterna il seminario che tiene a Fossano con quello che si svolge dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, all’università dell’Alabama. La “prima volta” del trombonista nella città degli Acaja fu il 1994.
Concerti in calendario per il grande pubblico
Tre appuntamenti - in calendario per questi giorni - costituiscono gli “eventi collaterali” dell’“Alessi seminar”. Se il seminario è riservato a professionisti del trombone, le tre date sono invece pensate per un pubblico vasto, non necessariamente costituito da “addetti ai lavori”.
Si parte alle 21 di mercoledì 18 giugno, quando nella chiesa dei Battuti bianchi si esibirà il quintetto di ottoni “SpilimBrass”, che suonerà accompagnando la proiezioni di “Neighbors” ed “Easy Street”, due capolavori del cinema muto che si devono rispettivamente a Buster Keaton e Charlie Chaplin. Il quintetto eseguirà brani arrangiati da Mark Hamlyn, che si è ispirato allo stile hollywoodiano degli anni Venti. Gli spettatori potranno quindi rivivere, a distanza di decenni, l’emozione che provava il pubblico nei suoi primi “contatti” con il mondo del cinema, quando i film erano muti ed accompagnati dalla musica. L’appuntamento del 18 giugno si inscerisce nell’edizione 2014 di “Terra amata”, un festival dedicato alla valorizzazione della cultura locale.  
Il secondo appuntamento è alle 21 di sabato 21 giugno, nell’ex Convitto civico di via Garibaldi. I partecipanti dell’“Alessi seminar” si esibiranno con il trombonista romano Massimo Pirone in una “international jazz night”, che si inserisce tra gli appuntamenti di Mirabilia, il festival che si sta svolgendo in questi giorni a Fossano.
Per l’ultimo appuntamento, alle 21 di domenica 22 giugno, è atteso lo stesso Alessi: il  primo trombone dell’Orchestra filarmonica di New York si esibirà nella chiesa dei Battuti bianchi, accompagnato da Marco Cadario al pianoforte. Sul palco saliranno poi i partecipanti dell’“Alessi seminar”, che concluderanno così il concerto.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. Chi desidera maggior informazioni può contattare la Fondazione Fossano musica (0172.60113, info@imbaravalle.it).
“Joseph Alessi qui... Mi stupisco ogni volta”
L’avere come ospite uno dei massimi trombonisti del mondo è sempre un’emozione per chi frequenta palazzo Burgos, che pure ha già accolto molti “virtuosi” di vari strumenti. “Quando lo riceviamo - racconta Gianpiero Brignone, direttore della Fondazione Fossano musica -, provo sempre una certa soggezione: mi sembra incredibile che lui, abituato a ben altro tipo di strutture, tenga il suo seminario qui da noi. Eppure lo stesso Alessi si dice contento di lavorare a Fossano; gli piacciono la nostra ospitalità, la nostra città e il sentimento di amicizia che i fossanesi gli trasmettono”.
In un momento storico in cui “faticano” tutte le discipline - umanistiche, scientifiche o artistiche - che non garantiscono riscontri economici immediati, l’arrivo a Fossano del primo trombone dell’Orchestra filarmonica di New York è un sogno che si concretizza, o meglio che continua a concretizzarsi. “La presenza di Alessi a Fossano - continua Brignone - è davvero la prova che, se credi in qualcosa, si avvera. Se lo stesso Alessi decide di venire a Fossano, è evidente che noi, a maggior ragione, dobbiamo credere in questo progetto così come in altri: le risorse finanziarie sono indispensabili, ma a volte la differenza la si nota in base all’impegno e alla convinzione che si mettono nel realizzare un progetto”.
Da ricordare, infine, che con Alessi giungono altre grandi maestri del trombone, che si affidano a lui per crescere ancora. “Voglio sottolineare - conclude il direttore della Fondazione Fossano musica - che seguire Alessi quando insegna ai partecipanti del seminario, professionisti a loro volta, è un’esperienza unica, una vera esperienza di vita che tutti, musicisti o meno, dovrebbero provare”.