Era una calda domenica d’estate, quel tragico 23 luglio del 1944, giorno in cui Trinità veniva saccheggiata e bruciata come rappresaglia dai tedeschi: 95 le case date alle fiamme. Centinaia di uomini, donne e bambini sulla collina a piangere. Trinità ammutolita e piegata sotto l’arroganza dei tedeschi era inerme e succube.
Mercoledì 23 luglio, a 70 anni di distanza Trinità commemora “la brusatà”. Perché non si può e non si deve dimenticare. Il programma della serata prevede alle 20,50 il ritrovo in Comune, da cui si snoderà un corteo fino in piazza Umberto I. Alle 21 si apre ufficialmente la commemorazione con l’intervento del sindaco Ernesta Zucco e l’inno nazionale cantato dal coro degli alpini Ivo Tosatti. Saranno letti brani e riflessioni dai ragazzi trinitesi, alcuni superstiti porteranno la loro testimonianza; il tutto sarà intervallato dall’esibizione del coro degli alpini che concluderanno cantando la “canzone di Trinità”. In ricordo di quelle fiamme che nella notte del 23 luglio del 1944 lambirono il cielo trinitese, del fumo rosso colorerà una delle abitazioni che si affacciano sulla piazza - che fu realmente bruciata dai tedeschi.
Servizio completo su La Fedeltà in edicola mercoledì 23 luglio