Dallo scorso anno la Scuola edile si occupa di preparare i futuri geometri al rispetto delle normativa di sicurezza che vigono nei cantieri, rilasciando specifico attestato: un compito non semplice perché un conto è insegnare queste regole a chi in cantiere ci lavora ogni giorno e sa quanto determinate operazioni siano effettivamente pericolose. Gli studenti rischiano di prendere queste lezioni un po’ sottogamba, come a volte succede per le altre materie scolastiche. Poiché in questo caso è in ballo la salvaguardia della vita umana, non si prevede la semplice consegna di un attestato di frequenza, ma sono previste delle prove di valutazione, attraverso cui accertare l’effettivo apprendimento di quanto approfondito: l’attestato (che da quesdt’anno servirà anche per poter effettuare lo stage in cantiere) non verrà pertanto consegnato a tutti indistintamente, ma a chi avrà dimostrato di aver appreso le regole che vigono in un cantiere edile. Mercoledì scorso a Cussanio, nell’incontro tra la Scuola edile di Cuneo e i dirigenti degli istituti per geometri della Granda, i diriogenti scolastici degli istitituti per geometri della Granda e i referenti della sicurezza si sono incontrati a Cussanio con i rappresentanti della Scuola edile per fare il punto della situazione. Era presente anche la responsabile del settore Infortuni dell’Inail di Saluzzo. L’incontro era stato convocato dal direttore della Scuola Edile, Filippo Manti, per definire insieme il programma da svolgere durante il prossimo anno scolastico. Ogni studente, in base alla nuova normativa, deve svolgere complessivamente 66 ore di approfondimento sul tema della sicurezza, tra lezioni teoriche e ore di lezione pratica nei cantieri. Alcune lezioni vengono effettuate dagli insegnanti dell’istituto tecnico.In vista del prossimo anno scolastico si è costituito un gruppo tecnico (a cui partecipano i referenti per la sicurezza dei vari istituti tecnici) per la riorganizzazione della metodologia e dei contenuti che si sta occupando della predisposizione del il materiale didattico che potrà essere utilizzato dai docenti. “Al di là del libro di testo si vedrà quali sono gli argomenti che è necessario integrare -spiega Manti -. Individueremo insieme gli obiettivi minimi da raggiungere (tenedo conto degli obiettivi posti dal ministero), lasciando ad ogni istituto la possibilità fare eventualmente qualcosa in più. In questo modo alla fine del ciclo scolstico tutti gli studenti dovranno aver acquisito quel minimo; attraverso le prove verificheremo che questo sia effettivamente avvenuto”.Gli studenti che ricevono l’attestato vengono inseriti nella banca dati della Scuola edile della Granda e in quella nazionale, e verranno riconosciuti come allievi della Scuola edile in tutta Italia; in futuro verranno richiamati in automatico per gli aggiornamenti previsti dalla normativa.La formazione riguarda gli studenti del triennio: al termine della 3ª classe si può ottenere l’attestato della formazione generale, valido per tutti i comparti del settore edile e quello per gli impiegati nel settore costruzioni; al termine del 4° anno si può ottenere l’attestato per operare nei cantieri; nel 5° anno si prosegue la formazione per la sicurezza nei cantieri e si può partecipare ad un concorso con la possibilità di ottenere una borsa di studio.
Ulteriori approfondimenti sul numero di mercoledì 30 luglio