Route nazionale Agesci, diritti al futuro

Appuntamento in agosto a San Rossore (Pisa). Nell'ex tenuta presidenziale 30mila ragazzi vivranno per quattro giorni in una città di tende, costruita e smontata nel massimo rispetto del territorio circostante. Scriveranno la Carta nazionale del coraggio "Diritti al futuro" in cui affermeranno "l'impegno di mettersi concretamente al servizio del Paese". Info: www.routenazionale.it

Il coraggio di rischiare e impegnarsi da protagonisti con generosità ed entusiasmo per un Paese migliore. Doti che i giovani possiedono naturalmente. Basta aiutarli a farle emergere, incoraggiarli e dare loro fiducia. Da sempre l’Associazione guide e scout cattolici italiani (Agesci) scommette sull’educazione dei ragazzi: quest’anno, nel suo 40°, dedica l’importante appuntamento della Route nazionale (1° - 10 agosto) a “Strade di coraggio... Diritti al futuro”. Per l’occasione 30mila giovani dai 16 ai 21 anni provenienti da quasi 1.500 differenti gruppi locali delle 20 regioni italiane, cammineranno a piedi, zaino in spalla, sulle “strade di coraggio d’Italia”, per poi ritrovarsi a San Rossore (Pisa). Dal 1° al 6 agosto prenderanno vita 456 campi mobili in tutte le regioni, lì i gruppi si incontreranno e scambieranno le proprie esperienze per poi riunirsi dal 7 al 10 agosto a San Rossore. Nell’ex tenuta presidenziale vivranno per quattro giorni in una città di tende, costruita e smontata nel massimo rispetto del territorio circostante, e scriveranno, ha spiegato questa mattina a Roma Matteo Spanò, presidente del Comitato nazionale, presentando l’iniziativa, la Carta nazionale del coraggio “Diritti al futuro”: documento che leggeranno l’ultimo giorno e “sintetizzerà l’impegno di mettersi concretamente al servizio del nostro Paese per cambiarlo e renderlo migliore”.

Simbolo della Route 2014 è, non a caso “One way”, versione anglosassone del cartello stradale che indica il senso unico, l’unica direzione possibile. Sopra compare un cuore pulsante perché è con amore, generosità e passione che bisogna intraprendere il cammino. Con “il coraggio di liberare il futuro, di essere cittadini, di essere Chiesa, di amare e di stare con gli ultimi”, ha chiosato Marilina Laforgia, presidente con Spanò del Comitato nazionale. Oggi, sostiene, “c’è bisogno di coraggio collettivo, di un’azione comune”. Per Laforgia “il coraggio è la virtù su cui possiamo poggiare il futuro. Il nostro Paese e l’Europa hanno bisogno della capacità di sognare di questi ragazzi”. E poiché l’icona di coraggio più convincente è oggi Papa Francesco, l’Agesci lo ha invitato a partecipare alla giornata conclusiva della Route (che cade a pochi giorni dal viaggio del Santo Padre in Corea dal 14 al 18 agosto), sia in modo formale, sia con un video proposto e rilanciato in rete e tramite social network, accompagnato dall‘hashtag #carofrancesco, dai giovani. Il Pontefice “ci ha fatto sapere che non potrà venire ma che sarà presente con la sua vicinanza e la sua preghiera”, ha detto la presidente. Coraggio ma anche diritti, inseriti nel titolo della “Carta” e intesi come sostantivo e come aggettivo, per proiettarsi con slancio e senza incertezze verso un futuro sostenibile. Per tutti e non solo in Italia. Ospiti della Route nazionale saranno infatti anche 200 giovani rover e scolte provenienti da Paesi europei, arabi, africani a sottolineare, ha detto Spanò, “la dimensione internazionale della nostra associazione e l’attenzione particolare al Mediterraneo”.

Nel cammino di preparazione all’appuntamento nazionale, il terzo dopo quelli del 1975 e del 1986, “i ragazzi hanno narrato strade di coraggio e si sono raccontati sull’apposita piattaforma www.stradedicoraggio.it”, ha spiegato Elena Bonetti, incaricata nazionale branca rover/scolte. Il percorso, ha aggiunto Sergio Bottiglioni, l’altro incaricato nazionale della branca, comprende anche i luoghi della mafia, della grande guerra, delle migrazioni, e il senso “non è tanto la meta quanto il cammino, che è incontro con i territori e con le persone”. Dal 7 al 10 agosto San Rossore assumerà l’aspetto di una “città policentrica” organizzata in cinque quartieri: gioia, speranza, responsabilità, fedeltà, novità. Riflessione, laboratori e tavole rotonde, prima di mettersi al lavoro per la stesura della “Carta nazionale del coraggio”. Una sfida importante è “tenere” 30mila giovanissimi in un parco, ma parole chiave sono fiducia e corresponsabilità. “Quando ce ne andremo - assicura Bottiglioni - non rimarranno tracce se non la fibra ottica che avremo portato con noi e lasceremo in dotazione al parco”. Informazioni: www.routenazionale.it

Info: www.routenazionale.it