È stata un’emozione forte, giovedì sera, ritrovarsi nel cortile, davanti al ballatoio in legno, in cui Tumlin (Bartolomeo Vanzetti) correva piccolo in calzoncini corti, lo stesso da cui con una valigia piena di poche cose e tanti sogni partì a vent’anni per la “Merica”. Un’emozione ancora più forte ritrovarsi nel giorno dell’anniversario del funerale di “Nick e Burt”, che avvenne a Boston il 28 agosto 1927 - l’esecuzione si tenne a Charlestown il 23 agosto -, e rivedere quelle drammatiche immagini di morte, dolore e rabbia scorrere in bianco e nero sulle mura che gli diedero i natali, alla presenza del nipote Giovanni che tra quelle mura è vissuto fino a 11 anni. “Vita e morte unite in questa serata, che mi emoziona più di tutte quelle che sto presentando in tante città italiane” - ha affermato Luigi Botta, studioso della storia di Sacco e Vanzetti che d’intesa con la «Sacco and Vanzetti society commemoration» di Boston accompagna «The march of sorrow» (La marcia del dolore), il video dei funerali di Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti - recentemente restaurato a Boston -, nelle tante proiezioni che stanno toccando diverse città italiane.
Giovedì 28 agosto, esattamente 87 anni dopo, Villafalletto rivive quella pagina di storia rivedendo proiettato sul muro di casa Vanzetti il filmato dei funerali dei due anarchici. Quattro minuti e mezzo cui il muto non toglie alcuna forza, e durante i quali si percepiscono nette e dure rabbia e dolore scolpiti sui volti, nelle urla e nei muti rumori della folla caricata dalla polizia. Immagini rubate dagli anonimi operatori incaricati in segreto dal Defense committee dell’anarchico giornalista toscano Aldino Felicani. Spente le luci su queste immagini, riemerse dalla storia e presentate in anteprima in Italia da Botta, in platea è calato un mesto silenzio.
Il servizio completo sul numero de "la Fedeltà" di mercoledì 3 settembre.