Per le vacche, la fredda e piovosa estate che ci siamo lasciata alle spalle è stata tanta manna: meno caldo e quindi meno stress, erba e fieno in quantità e quindi tanto latte. Una meraviglia! Peccato che, in un sistema regolamentato, questo significhi dover pagare le multe, quindi non soltanto rimetterci il guadagno ottenuto dalla maggior produzione, ma molto di più. È per questo che ci si sta interrogando su come ridurre, di qui a fine campagna (aprile 2015) la produzione. Il presidente degli industriali cuneese è di diverso avviso: ha scritto una lettera al ministro all'Agricoltura in cui propone di chiedere all'Unione europea di aumentare la quota assegnata a tutti i Paesi; in questo modo gli allevatori italiani non dovrebbero autolimitarsi e non pagherebbero multe. "Ma - obietta la Coldiretti - il prezzo del latte, in una situazione di elevata produzione - crollerebbe e per le nostre aziende, che già faticano a coprire i costi, non sarebbe un bell'affare".
Latte: produzione fuori controllo
L'estate fredda e piovosa ha favorito la produzione; ora gli allevatori dovrebbero ridurre per non splafonare rispetto alle quote assegnate dall'Unione europea e non dover pagare le multe