È morto mercoledì scorso, a 80 anni, Matteo Chiavassa, per tanti anni amministratore della città: sindaco dal ‘67 al ‘70 e vicesindaco con Giovanni Quaglia. Agricoltore competente e appassionato, capace di guardare al futuro, gestiva insieme al figlio Giuseppe un bell’allevamento di bovini di razza Piemontese, uno dei migliori della regione. Tra i soci fondatori della Piemonte latte, aveva partecipato con passione alla vita della cooperativa, facendo parte per diversi anni del Consiglio di amministrazione. Uomo di particolare saggezza e di grande umiltà e riservatezza, è stato un solido punto di riferimento non solo per la sua famiglia ma per l’intera comunità, come ha testimoniato il presidente Giovanni Quaglia nel suo ricordo (fatto anche a nome dell’attuale Amministrazione comunale) al termine della messa funebre che si è tenuta giovedì scorso nella chiesa parrocchiale di Genola. Quaglia diventò sindaco a soli 23 anni (fu il più giovane sindaco d’Italia - primato che mantiene tutt’ora); la presenza di un uomo “saggio, equilibrato, mite e buono” gli fu senz’altro di aiuto. E nel suo ricordo lo ha riconosciuto pienamente.