L’agroalimentare piemontese ha bisogno di un unico organismo di controllo. La richiesta è stata avanzata venerdì scorso ad Alba al vice ministro delle Politiche agricole Andrea Olivero nel corso degli Stati generali dell’agroindustria regionale voluti da Confindustria Cuneo.
Il presidente degli industriali cuneesi Franco Biraghi, che conosce bene il sistema agroalimentare facendone egli stesso parte in qualità di imprenditore nel settore caseario, ha esemplificato molto beneal viceministro le difficoltà delle industrie dovute alla frammentazione deli controlli.
“In Italia esiste un sistema di controlli non coordinato, che costa molto alle imprese in termini di mancata attività e di incertezza operativa. Le stesse cose vengono controllate da molti enti differenti con impostazioni diverse, con visioni diverse, con istruzioni diverse ed in qualche caso anche con uno spirito competitivo fra di loro - ha spiegato con la sua tipica schiettezza -. Noi non vogliamo evitare i controlli, ma vorremmo che l’interpretazione delle norme fosse uguale per tutti. Questo sistema troppo spesso ha danneggiato irrimediabilmente aziende sane, ingiustamente messe sotto i riflettori. Questo è uno degli esempi che le vogliamo oggi portare perché il Governo possa porvi rimedio”.
Il servizio completo su La fedeltà di mercoledì 11 novembre