Una morte improvvisa, che non gli ha dato il tempo di salutare nessuno dei suoi cari: la compagna Simonetta, i figli Dario e Alessandro, gli zii a cui era tanto legato, i cugini...
Filippo Parise è morto a soli 60 anni, colto da infarto mentre lavorava alla riparazione di una caldaia. Una morte senza preavviso. Stava bene; nessuna avvisaglia di malessere. Era uscito un attimo per ritirare un attrezzo dal furgone; non vedendolo rientrare il titolare della caldaia era uscito a vedere cosa fosse successo e l’aveva trovato accasciato. Inutili i tentativi di rianimazione.
Pur essendo nato a Fossano, Filippo Parise aveva respirato quel clima tipico delle famiglie del Sud (i Parise sono di origine calabrese); si era allevato in una famiglia allargata, con i nonni, gli zii, i cugini... Era molto legato a tutti loro; il mestiere (assistenza caldaie) l’aveva imparato dallo zio materno, con cui aveva iniziato a lavorare; nel ‘90 si era messo in proprio, a Cherasco, ma continuava a mantenere forti legami con la nostra città, dove vivevano i suoi figli.
Rimasto orfano del padre in giovane età, era molto legato alla mamma, morta alcuni anni fa, dalla quale aveva ereditato una personalità esuberante.