Mercoledì scorso la Giunta regionale ha approvato il Piano di riordino della rete ospedaliera; un atto “indispensabile per programmare l’offerta sanitaria pubblica e privata come in questa Regione non si faceva da troppo tempo” - ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte Antonio Saitta. “Non ci saranno né licenziamenti, né riduzioni di personale: a partire dal 2015 ci saranno invece incrementi di personale medico ed infermieristico. La nostra programmazione serve a valorizzare le numerose eccellenze della nostra sanità, ma soprattutto a fermare l’emorragia di mobilità verso altre Regioni (ovvero il fatto che i piemontesi si rivolgono a strutture esterne al Piemonte per le quali la sanità piemontese nel 2013 ha sborsato 30 milioni di euro - ndr)”.
Il Piano prevede 1.330 posti in più di continuità assistenziale, riduce il numero dei primari, impegna la Giunta ad assumere nuovi medici e infermieri (non appena il ministero darà il via libera, che pare proissimo). Il presidente della Regione Chiamparino conferma: “L’obiettivo è tornare a investire”.