Dieci anni fa si inaugurava la piattaforma di Monsola. L’Amministrazione comunale di Villafalletto per valutare i pro e i contro dell’impianto ha convocato, per venerdì 28 novembre nel salone polivalente Tavio Cosio, un Consiglio comunale aperto ai cittadini. Presenti all’incontro oltre all’Amministrazione al completo, il presidente del Consorzio Sea Fulvio Rubiolo, il segretario Flavio Tallone, Dornetto della A2A e Davide Marinzi responsabile per la A2A degli impianti del Piemonte, la società lombarda subentrata all’Ecodeco che, spiega Marinzi, essere pubblica, quotata in borsa con due grossi poli nel Nord Italia: uno in Lombardia e uno in Piemonte (Novara, Cavaglià, Asti e Villafalletto).
“È il primo Consiglio aperto - ha detto il sindaco Pino Sarcinelli - organizzato per dare voce ai cittadini, sentire opinioni, proposte e confrontarci con voi su un tema che, per quel che ci risulta dai controlli anche da parte di organi preposti, non presenta particolari problematiche. Ma non per questo un’Amministrazione non ha il dovere di sentire l’opinione soprattutto di chi vi abita vicino”.
Rubiolo ha esordito ringraziando - anche a nome di tutti i 54 Comuni del Consorzio - le comunità di Villafalletto e Vottignasco “per l’altissimo senso civico dimostrato nell’accettare l’impianto sul proprio territorio. Un impianto modello visitato da delegazioni anche straniere che vengono dalla Francia, dal Portogallo, dal Canada... per vedere come funziona”.
Villafalletto come indennizzo in questi dieci anni ha ricevuto 2 milioni e 600 mila euro, circa 250 mila euro all’anno, cifra erogata dalla Regione Piemonte e dai Comuni del Consorzio. “Un beneficio - interviene il vicesindaco Davide Cravero - che ci ha permesso di far fronte a opere che diversamente non avremmo potuto realizzare. Abbiamo asfaltato le strade, abbiamo mantenuto invariato l’Irpef. Vantaggi di cui gode tutta la comunità”.
Oltre ai pregi e ai vantaggi sono emerse da parte di alcuni cittadini anche le perplessità. Alcuni cittadini hanno lamentato odori fastidiosi, altri hanno manifestato preoccupazione per il futuro della discarica a cielo aperto. Non sono mancate domande sulla sicurezza dell’impianto, sull’espansione e i tempi previsti per la chiusura. Anche i rifiuti provenienti dalla Liguria sono stati oggetto di interesse. “Una risposta di solidarietà alla Liguria - ha spiegato Rubiolo - in questa fase di emergenza con disponibilità di ritirare fino alla fine del 2014 e l’impegno da parte della Liguria di accogliere i nostri rifiuti se mai ci trovassimo in emergenza”.
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