Sant’Albano resta senza biblioteca comunale

Non è stato raggiunto l'accordo tra il Comune e i volontari che la gestiscono da otto anni

Venerdì 9 gennaio le porte della biblioteca comunale non apriranno al pubblico.

Per la prima volta a partire dal 2 dicembre del 2006 Anna Tassone e Aurelio Costantino, i due volontari, anima e colonne della biblioteca non ci saranno più a ricevere gli amanti della lettura, i bambini e gli studenti che ormai da otto anni fruiscono di questo servizio, andato crescendo nel tempo. La decisione è stata presa durante un incontro che si è tenuto in Comune martedì 23 dicembre tra la Giunta e il gestore della biblioteca Aurelio Costantino accompagnato da Gianni Menardi, ex direttore del sistema bibliotecario di Fossano.

Diverse le posizioni sul modo di gestire il servizio bibliotecario: Aurelio chiede un orario più flessibile non tanto per l’apertura al pubblico, ma per organizzare e aggiornare il servizio: “arrivano i libri e vanno sistemati, devo aggiornarmi con l’Unione del Fossanese, e questo non durante l’orario di apertura”. Chiede anche un nuovo spazio: “nel tempo i libri e le riviste sono aumentate. Molte sono accatastate e non visionabili perché non c’è più spazio. È un peccato perché abbiamo a disposizione molti più libri di quanti possano essere schedati”. Ma a far traboccare la goccia è stata la richiesta da parte del Comune delle chiavi del locale: “Già faccio il volontario e devo anche correre ogni volta a prendere le chiavi in Comune per aprire? Non succede da nessuna parte. Se proprio non vogliono lasciarmi le chiavi almeno mandino un impiegato ad aprire”.

Il sindaco Giorgio Bozzano, dal suo canto pur riconoscendo la validità e il buon funzionamento spiega: “Se l’edificio fosse comunale non ci sarebbero problemi a lasciare le chiavi a chi gestisce la biblioteca, ma lì ci sono delle scuole, quindi si devono rispettare delle regole. Abbiamo sottoposto ad Aurelio la stessa convenzione che aveva già firmato sotto l’Amministrazione precedente, una convenzione che regola i giorni di apertura e un orario preciso per entrare. Ai volontari non andava di firmarlo, quindi siamo stato costretti a chiedere le chiavi”.

Il risultato è che viene negato ai cittadini un servizio che funzionava a costo zero (almeno per la gestione), e che è diventato un polo culturale per tutta Sant’Albano grazie alla passione di Aurelio, Anna e da alcuni anni anche Ornella Costantino (sorella di Aurelio).

Aurelio si è anche dimesso dall’associazione culturale Liberamente santalbanese di cui era presidente. “Ho chiesto il loro aiuto, ma mi hanno lasciato solo adducendo problemi non inerenti all’associazione. Spero che la mia «non presenza» serva a sbloccare la situazione” dichiara amareggiato