Il dialogo tra cristiani? Innanzitutto va invocato attraverso la preghiera

Appuntamento fossanese per la “Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani” domenica 18 gennaio al Monastero benedettino di via dell'Annunziata, con la presenza di Paola Zambon, pastore della Chiesa evangelica-battista, e padre Codrin Simota, parroco ortodosso romeno

Il mese di gennaio, per le chiese del nord del mondo, si apre da oltre un secolo con una settimana dedicata al dialogo tra le tante “famiglie” che compongono la vasta galassia del cristianesimo. Dalla metà degli anni novanta, la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è preceduta, in Italia, dalla giornata dedicata al dialogo tra cattolici ed ebrei. E quanto ci sia bisogno di dialogo tra le religioni e tra le culture è sotto gli occhi di tutti, soprattutto dopo i drammatici eventi accaduti la settimana scorsa in Francia, nel cuore dell’Europa.

Giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei
La 19ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei si celebra in Italia sabato 17 gennaio. Nel sussidio di presentazione rav Giuseppe Momigliano, presidente dell’assemblea dei rabbini d’Italia e mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo, formulano questo augurio: “Cristiani ed ebrei possano continuare a riconoscersi reciprocamente «il prossimo» da accogliere nella verità, da accompagnare nel cammino, da sostenere nell’amore”. Non si tratta di un augurio formale. Esso si radica su di un’esperienza che ha avuto inizio cinquant’anni fa con la dichiarazione conciliare “Nostra Aetate” e che nel 2014 ha trovato un momento fortemente significativo nel convegno di Salerno dal titolo “Invocheranno il Nome dell’Eterno  concordemente uniti”. È l’augurio per un cammino da continuare ed approfondire.

Tema della Giornata è la nona parola (o – secondo la tradizione cristiana – l’ottavo comandamento): “Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo”, in continuità con i temi degli anni precedenti. Su questo tema il Monastero di S. Biagio di Mondovì, in collaborazione con le Commissioni per l’Ecumenismo ed il dialogo delle diocesi di Cuneo, Fossano e Mondovì, organizza un incontro sabato 17 gennaio alle 18 animato da Maria Teresa Milano, fossanese, esperta in ebraismo.

Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
La Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che ha avuto inizio nel 1908, si svolge per le chiese dell’emisfero nord del pianeta dal 18 al 25 gennaio, perché́ compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico importante (nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di preghiera in altre date, per esempio nel tempo di Pentecoste, periodo altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa).

La proposta di preghiera e di riflessione per quest’anno prende le mosse dal racconto del dialogo tra Gesù e la donna samaritana riportato dal vangelo di Giovanni al capitolo 4 (vv. 1-42). Di qui il titolo generale, lo slogan: “Dammi un po’ d’acqua da bere”.

La traccia è frutto del lavoro congiunto di diversi organismi ecumenici del Brasile, nel quale sono evidenziati alcuni temi fondamentali per i cristiani di tutto il mondo: il valore delle differenze, il cammino di costruzione del dialogo e dell’accoglienza dell’altro, chiunque esso sia, e la denuncia delle violenze. Sono temi fortemente sentiti in quel grande paese che è il Brasile, ma in generale sono una delle grande sfide che attraversano i popoli di tutto il pianeta.

Il testo-guida (vedi in fondo a questo articolo), nel presentare le letture per le liturgie quotidiane degli otto giorni della Settimana, suggerisce due domande di fondo: “Qual è la strada verso l’unità che assicura il dovuto rispetto della nostra diversità? Quale il cammino da intraprendere perché il mondo possa bere alla sorgente della vita, Gesù Cristo?”.

L’appuntamento diocesano di preghiera per l’unità dei cristiani è a Fossano, presso il Monastero benedettino di via dell’Annunziata domenica 18 alle 17 con la presenza di Paola Zambon, pastore della Chiesa evangelica-battista, e padre Codrin Simota, parroco ortodosso romeno. A Cuneo la preghiera si svolgerà venerdì 23 gennaio alle 20,45, presso la chiesa di Sant’Antonio (corso Nizza 89), da alcuni anni officiata dalla Chiesa ortodossa romena.

A Fossano, infine, la settimana avrà un secondo momento significativo nell’incontro fraterno tra i sacerdoti della diocesi ed il parroco romeno ortodosso sabato sera 24 gennaio.