Martedì scorso Ana Maria Murphj è giunta a Fossano dopo 32 anni per ripercorrere i luoghi che l’avevano vista, giovane mamma, provare a ricostruirsi temporaneamente una vita in attesa che nel suo Paese, l’Argentina, coinvolta nel sanguinoso colpo di stato militare, tornasse un clima di pace.
Ana Maria e Mario Murphj dovettero fuggire perché schedati e perseguitati per il semplice motivo che frequentavano i gruppi giovanili del missionario fossanese padre Giovanni Nota; Mario era impegnato nei gruppi universitari ed era iscritto alla Democrazia
Cristiana. Tutto questo ne faceva, agli occhi dei militari, un pericoloso attivista. Pochi mesi dopo il colpo di stato militare, avv
enuto nel maggio del ‘76, Padre Nota organizzò la fuga. A dicembre i due giovani giunsero a Fossano..
Presto i due giovani sposi si inserirono nella vita fossanese: entrarono a far parte dell’Equipe Notre Dame; parteciparono ai campi famiglia dell’Azione cattolica ad Acceglio, si fecero molti amici...
Appena giunto in Italia Mario iniziò a lavorare come lavapiatti, poi trovò lavoro come operaio in una fabbrica a Savigliano
. Dopo pochi mesi decise di riprendere gli studi (in Argentina stava per laurearsi in Lingua e Letteratura spagnola); per agevolarlo negli studi gli amici costituirono una cooperativa che rilevò la libreria Le Nuvole affidandone la gestione a Mario. Chi è interessato a incontrare Ana Maria può mettersi in contatto con Maria Chiaramello (328.9783848). Gli amici hanno organizzato una “rimpatriata”; l’appuntamento è per martedì 17 febbraio verso le 19,30 al Giardino dei Tigli. Per prenotazioni telefonare a Rom Giorgis (340.8605907).
L’intervista ad Ana Maria su La Fedeltà di mercoledì 11 febbraio