“La zootecnia della Granda è un argine alla disoccupazione”

Oltre 500 allevatori dalla Granda alla manifestazione di Torino promossa dalla Coldiretti per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della zootecnia

Nonostante la neve, venerdì 6 febbraio centinaia di allevatori cuneesi hanno partecipato alla manifestazione che si è tenuta in piazza Castello, a Torino, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi della zootecnia. “Siamo qui oggi numerosi dalla Granda poiché riteniamo che la zootecnia da carne e da latte rappresenti un fiore all’occhiello per la provincia di Cuneo - ha detto dal palco la neo presidente di Coldiretti Cuneo Delia Revelli -. Ma soprattutto, è un grande momento occupazionale anche nelle zone montane e periferiche, dove se scompaiono gli allevamenti si rischia l’abbandono. Chiediamo attenzione al mondo politico e vorremmo con gli industriali e con la grande distribuzione costruire contratti di filiera, dove anche la produzione abbia il giusto riconoscimento economico. La nostra zootecnia da latte e da carne attraversa un momento di sofferenza ormai cronica - ha proseguito -. Se questa situazione dovesse continuare, si rischia di compromettere l’economia di molte imprese, generando problemi occupazionali non indifferenti”.

Coldiretti chiede da tempo di distinguere con l’indicazione dell’origine in etichetta prodotti che ancora oggi ne sono privi, come latte Uht, formaggi e derivati. “Visto che i prodotti italiani sono considerati universalmente delle eccellenze, è giusto che i consumatori possano riconoscerli”.

 

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