Otto casi di violenza sulle donne emersi nei giorni scorsi, proprio quando mancava poco alla Festa dell'8 marzo. Li hanno portati alla luce i Carabinieri tra Cuneo, Alba, Borgo San Dalmazzo e Fossano.
Nella città degli Acaja sono scattate due denunce, per maltrattamenti in famiglia e per stalking.
La prima denuncia ha raggiunto un disoccupato italiano di 40 anni. I Carabinieri - intervenuti dopo le segnalazioni dei vicini che avevano sentito delle urla provenire dalla casa dell'uomo - lo hanno sorpreso durante un litigio con la madre. "Dalle successive indagini - spiegano i Carabinieri -, è emerso che di recente il 40enne aveva più volte malmenato la mamma, perché quest'ultima non sottostava alle sue pressanti richieste di denaro, tanto che l’anziana era anche dovuta ricorrere alle cure mediche, sempre nascondendo ai sanitari le reali cause delle lesioni ed evitando così di compromettere il figlio".
L'altra persona denunciata a Fossano è un operaio di 50 anni, anche lui italiano, con precedenti penali specifici: ora deve rispondere di stalking a danno della ex moglie, una casalinga 40enne. "L’uomo - spiegano i militari - la maltrattava, picchiava e minacciava continuamente. Nonostante un provvedimento di ammonimento emesso a suo carico dal Questore di Cuneo su richiesta della donna, continuava ad importunarla, tanto che la vittima si è rivolta ai Carabinieri, che hanno denunciato l’ex marito violento, notificandogli la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento emessa dalla Procura della Repubblica di Cuneo. Se dovesse ancora avvicinarsi alla ex moglie, l'uomo sarà immediatamente arrestato".
Conclude Nicola Ricchiuti, comandante del Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri: "Nei nostri vari comandi vi sono sottufficiali, sia uomini sia donne, che hanno frequentato specifici corsi di formazione e sono altamente preparati per accogliere e ricevere denunce da donne vittime di violenze o abusi. In questi casi, vengono informati l'Autorità giudiziaria e i Servizi sociali; le vittime non sono mai abbandonate e anzi, se è necessario, vengono protette lungo l’iter che segue alla denuncia".