Per i lavoratori del Mercatone Uno non giunge nessuna risposta chiarificatrice dal tavolo di confronto tenuto in Regione martedì 3 marzo, convocato dall’assessore al Lavoro Gianna Pentenero sulla crisi del gruppo, in previsione del tavolo nazionale indetto per il prossimo 12 marzo al ministero dello Sviluppo economico. Erano presenti i rappresentanti sindacali, i sindaci (tra cui anche quello di Genola Stefano Biondi) dei 12 punti vendita del gruppo presenti sul territorio piemontese, per un totale di 389 addetti, e la proprietà.
Due gli elementi rilevanti emersi nel corso dell’incontro. Il primo riguarda il fatto che, alla scadenza del 28 febbraio, sono state due le società che hanno manifestato interesse alla procedura di cessione avviata dal Mercatone Uno nell’ambito del concordato preventivo. Il secondo la comunicazione che l’azienda sta continuando la sua attività. “Requisito fondamentale - ha sottolineato l’assessore regionale -, perché il gruppo mantenga il suo peso sul mercato”.
“Da parte della proprietà - spiega il sindaco Biondi - non è stata presentata una strategia commerciale capace di risollevare il gruppo. Non hanno comunicato dati sulla ristrutturazione. La sensazione è che non pensino tanto a una vendita quanto a un ridimensionamento. Noi sindaci dobbiamo lavorare non tanto a difesa delle nostre bandierine, ma nel rispetto dei lavoratori".
L’assessore Pentenero ha concluso dichiarando che i punti toccati verranno portati dalla Regione al tavolo nazionale e ha garantito che, nel caso si rendesse necessario, l’assessorato metterà in campo ogni competenza possibile, in termini di ricollocazione e di politiche attive, nonché, eventualmente, di attività di formazione per il personale assunto.
Articolo su La Fedeltà in edicola mercoledì 11 marzo