“Ormai per noi Fossano è una patria”. Lo ha detto il generale Massimo Panizzi, comandante della brigata alpina Taurinense, a cui Fossano ha assegnato la cittadinanza onoraria. La cerimonia per la consegna del riconoscimento si è svolta lo scorso 3 marzo, al castello.
Rosita Serra, presidente del Consiglio comunale della città, ha ricordato i meriti della Taurinense per i quali si è deciso di assegnarle la cittadinanza onoraria, dall’impegno per il mantenimento della pace e della sicurezza nel mondo agli interventi nelle zone colpite da calamità, fino alla cultura del rispetto verso la montagna che gli “alpini” rappresentano. Con l’arrivo del 32° Reggimento genio Guastatori che si sta insediando nella caserma Dalla Chiesa, Fossano potrà inoltre contare su un altro reparto della Taurinense, che si aggiunge al I Reggimento artiglieria terrestre che da tempo è di stanza nel complesso della Perotti: la cittadinanza onoraria sigilla questa presenza, nella città degli Acaja, dei militari della Taurinense.
“Siamo fieri di ospitare due dei sette reggimenti che compongono la brigata”, ha commentato, non a caso, il consigliere comunale di minoranza Fortunato Cuzzocrea. La sua partecipazione alla cerimonia ha ricordato che, al momento del voto sull’assegnazione della cittadinanza onoraria alla Taurinense, tutto il Consiglio comunale si è espresso a favore.
“Questa giornata - ha detto il sindaco Davide Sordella - è il coronamento di un percorso di amicizia iniziato dai nostri predecessori”. Sordella ha ricordato l’anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia durante il primo conflitto mondiale, sottolineando che “ogni medaglia conquistata ha un prezzo, rappresenta un sacrificio”; ha quindi letto una lettera che un alpino impegnato nella “guerra verticale” con l’Austria, sulle Alpi orientali, scrisse alla moglie, lasciando trapelare le difficilissime condizioni in cui si trovavano i soldati italiani collocati su un fronte che, a tratti, superava i 3.000 metri d’altitudine.
La parola è passata al comandante della Taurinense. “Ho fatto il militare a Cuneo”, ha scherzato Panizzi, che ha ricordato la sua origine toscana e il matrimonio con una donna di Ceva. “Il vostro affetto ci responsabilizza; dedico questo riconoscimento a tutti i miei alpini e ai miei predecessori”, ha aggiunto.
Alla cerimonia ha partecipato il coro “Cui del fià curt”; tra le canzoni che sono state intonate, il “Signore delle cime”, celeberrimo brano che lega l’immagine della montagna al ricordo di un amico perduto e quindi, in un’ottica più ampia, al ricordo di tutti coloro che sono morti in alta quota. Un video ha invece ripercorso brevemente la storia della “Taurinense”, sottolineando la trasformazione di un corpo che se inizialmente era costituito da uomini che vivevano in montagna e ne conoscevano quindi il territorio, a poco a poco ha accolto militari la cui preparazione li rende adatti ad intervenire in diversi contesti.
I nomi delle persone e dei gruppi che sono stati insigniti dal Comune di Fossano della cittadinanza onoraria saranno riportati in un apposito albo, disponibile sul web; lo ha richiesto, nel 2013, la consigliera comunale di minoranza Anna Mantini.