La Fondazione Crf rischia di perdere il controllo della banca? L’interrogativo è d’obbligo dopo il protocollo d’intesa firmato l’11 marzo tra l’Acri e il ministero dell’Economia che fissa nuove regole per la governance delle Fondazioni bancarie aprendo la strada ad una loro auto-riforma. Tra gli aspetti del documento, infatti, spicca il limite per ogni Fondazione a detenere non più di un terzo del proprio patrimonio in una singola banca. C’è però una scappatoia. Il protocollo, infatti, dovrà essere sottoposto al voto, entro fine marzo, di ogni singola Fondazione. Chi non lo sottoscriverà sarà libero di andare per la sua strada. Che farà la Fondazione Crf, il cui presidente, Antonio Miglio, è anche vice-presidente dell’Acri (cioè il soggetto che ha redatto il documento)? “Lo firmeremo - risponde Miglio - ma soltanto se verrà mantenuta la deroga, prevista dalla legge, che consente alle piccole Fondazioni di detenere il controllo delle banche. In pratica, chiederemo di inserire un «addendum» che confermi la vigenza della norma sulle Fondazioni bancarie con un patrimonio inferiore a 200 milioni di euro”.
I particolari su "La Fedeltà" di mercoledì 25 marzo