Pier Candido (Dido) Pagliero, 91 anni portati con consapevolezza, nei giorni scorsi ci ha raccontato alcuni episodi della sua esperienza partigiana in Val Maira, dove è arrivato il 4 marzo 1944.
Ha fatto parte delle formazioni garibaldine: 1ª Divisione di assalto Garibaldi Piemonte, 104ª Brigata Carlo Fissore, tessera di riconoscimento n. 176 - come ci tiene a precisare. È stato decorato dal presidente Pertini per una sua coraggiosa azione durante la Resistenza: venne ferito durante un attacco al presidio delle Brigate nere e nonostante questo proseguì a difendere i suoi compagni. Fu coinvolto in molte altre vicende, rischiando diverse volte la vita, come quando, durante un rastrellamento dei tedeschi in grande stile, fuggì sull’altra sponda del Maira, e i tedeschi gli spararono con i fucili di precisione, senza tuttavia colpirlo. Oppure quella volta che un aereo dei tedeschi in perlustrazione lasciò cadere una granata con l’intenzione di colpire il camion carico di civili guidato da Dido. Nel tentativo di sfuggire alla granata, l’autista cominciò a zizzagare sulla strada di montagna e la bomba lo mancò di poco, creando una grande buca a lato del camion.
L’intervista completa su La Fedeltà di mercoledì 15 aprile