Per trent’anni si è inveito contro il regime delle quote e ora lo si rimpiange. Sembra paradossale ma è così. Senza una regolamentazione, la produzione del latte sta aumentando in modo irrazionale e il prezzo rischia di scendere a livelli tali da non rendere più economico produrre. Sarà il mercato a regolare la produzione, si dirà. Ma per l’Italia, Paese meno vocato di altri, con aziende più frazionate e mediamente meno avanzate dal punto di vista tecnologico, potrebbe significare l’invasione del prodotto estero. Di qui l’appello all’autoregolamentazione. Gli industriali la stanno imponendo nei contratti di acquisto, garantendo il prezzo per un certo quantitativo; di lì in poi si va sul prezzo di mercato. Le cooperative fanno altrettanto. L’assemblea di Compral latte ha deciso di istituire una sorta di “regime interno”. Ogni socio può produrre fino a un 10% in più rispetto all’anno precedente; il surplus verrà pagato meno, in base al ricavato.
LATTE: chiuso il regime delle quote ora si punta sull’auto-regolamentazione
Alcune cooperative, come la Compral latte, stanno organizzando una sorta di “regime interno” per tenere su il prezzo da pagaere ai soci; appello di Confagricoltura agli allevatori perché non eccedano nella produzione