Appello Caritas per il Nepal, ecco come aiutare

Domenica 10 maggio in tutte le parrocchie della diocesi raccolta straordinaria di offerte per il terremoto in Nepal. La Chiesa italiana ha già stanziato fondi: 3 milioni di euro dall'8 x mille e 100 mila euro la Caritas italiana

A seguito del terribile terremoto che ha colpito il Nepal, il Nord-Est dell’India e il Tibet, la Caritas italiana ha stanziato un primo contributo di 100.000 euro. La forma di aiuto più utile al momento è infatti la raccolta e l’invio di fondi a sostegno degli interventi della rete Caritas in loco. Per questo motivo la Diocesi di Fossano indice una colletta per domenica 10 maggio presso le comunità parrocchiali. Eventuali offerte si ricevono anche presso l’ufficio Caritas in via Vescovado 12, il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30. Due giorni dopo il sisma la presidenza della Conferenza episcopale italiana aveva già stanziato 3 milioni di euro (provenienti dai fondi 8xmille), destinandoli alla prima emergenza attraverso mons. Salvatore Pennacchio, nunzio apostolico in India e Nepal.

Al momento Caritas Nepal con il supporto di un team ristretto di operatori internazionali sta provvedendo alla fornitura di beni di prima necessità e ripari d’urgenza. Si sta predisponendo un piano più organico di aiuto d’urgenza di breve periodo che verrà diffuso alla rete internazionale nelle prossime settimane. Gli aiuti vengono acquistati prevalentemente in India e da qui organizzati i trasporti. Caritas italiana sta verificando la possibilità di una missione in Nepal a breve di propri operatori già presenti nell’area, ma per il momento le è stato chiesto esplicitamente di non inviare altro personale né specializzato né di volontariato generico. Disponibilità in tal senso vanno gestite opportunamente spiegando le difficoltà e le esigenze reali.

Ricordiamo che il terremoto del 25 aprile è stato percepito in una vasta area tra Nepal, Nord dell’India, Bangladesh, Tibet e Pakistan devastando gran parte del Nepal. Le ultime notizie - mentre la terra continua a tremare - parlano di quasi 7000 vittime, oltre 14.000 feriti e 8 milioni di persone colpite. In misura molto minore vi sono stati danni e vittime anche in una parte limitata del Nord Est dell’India e molto più lievemente in Bangladesh, Tibet e Pakistan. In particolare in India i danni si sono concentrati prevalentemente nel Bihar, Uttar Pradesh, West Bengal e in misura minore nello Sikkim, Assam, Uttarakhand, Delhi, Punjab, Haryana. Il resto l’India, la gran parte del paese, non ha subito alcun danno dal sisma.