San Giovenale: è Gian Mario Tomatis il rettore 2015

Riceve l’«investitura» sabato pomeriggio 2 maggio, alle 17, durante i vespri solenni nella chiesa dei Battuti Rossi

È Gian Mario Tomatis il rettore 2015 della Compagnia di San Giovenale. Riceve l’«investitura» sabato pomeriggio alle 17, durante i vespri solenni nella chiesa dei Battuti Rossi. Gian Mario, sposato, con un figlio, ha 66 anni ed è ingegnere libero professionista; per anni è stato insegnante al “Vallauri” di Fossano nel corso di meccanica. Sul fronte ecclesiale ha partecipato all’attività dell’Azione cattolica diocesana, dove ha ricoperto dapprima l’incarico di vicepresidente per il settore giovani dal 1970 al 1977 e poi di Presidente diocesano dal 1977 al 1983. “Successivamente - dice - ho continuato a prendere parte come volontario all’attività della commissione tecnica che si occupa del funzionamento della Casalpina di Acceglio, in special modo per il progetto e la direzione lavori delle opere di ristrutturazione e di adeguamento funzionale”.

“Sono molto onorato, nonché sorpreso, dall’incarico di Rettore conferitomi dalla Compagnia di San Giovenale per l’anno in corso” confessa il nuovo rettore che per carattere non ama apparire né mettersi in mostra. La Compagnia ha uno statuto approvato dal Vescovo Emiliano Manacorda nel lontano 1887 e accompagna le vicende della città di Fossano da ben 138 anni, con lo scopo di «onorare e festeggiare il santo Patrono San Giovenale». “Sembrerebbe il retaggio di una religiosità popolare un po’ tradizionale - aggiunge Tomatis -, ma penso invece che esso debba essere valorizzato nella sua essenza più vera, per la riscoperta delle nostre radici, in cui hanno creduto e si sono identificati i nostri padri e i nostri nonni, molti dei quali portavano il nome del santo, specialmente in un periodo storico come quello odierno in cui il senso della trascendenza si è affievolito. Il santo Patrono rappresenta la città di Fossano, civile e religiosa, presso il Padre eterno e della sua protezione tutti noi abbiamo tanto bisogno. San Giovenale era di origini africane e oggi può suggerire qualche riflessione per la nostra Europa alle prese con tanti problemi, anche perché restia a riconoscere le sue origini cristiane che in passato l’hanno fatta crescere così tanto”. “Per quanto mi è possibile - conclude il neo rettore - cercherò di essere fedele alle finalità della Compagnia di San Giovenale, in accordo con i rettori degli anni passati, per il bene della città e della diocesi”.