Pietro Gianoglio: “Quando tornai mio padre non mi riconobbe”

Con Pietro Gianoglio, 89 anni, lui ripercorriamo gli anni dell’avventura partigiana che lo ha coinvolto, dalla primavera del 1943 (non aveva ancora compiuto diciott’anni) alla primavera del 1945

Pietro Gianoglio, 89 anni, 11 figli e 17 nipoti, è uno dei quattro partigiani che venerdì 24 aprile, in occasione della fiaccolata, ha viaggiato sulla jeep militare del ‘43 che ha attraversato la città. “Siamo rimasti solo più noi - dice -: io, Angelo Mosca, Tista Sonza, e Dido Pagliero”.

Il ricordo di quella fiaccolata lo commuove. Con lui ripercorriamo gli anni dell’avventura partigiana che lo ha coinvolto, dalla primavera del 1943 (non aveva ancora compiuto diciott’anni) alla primavera del 1945. Era davvero un ragazzino... Era con i Garibaldini nelle Langhe. Essendo molto giovane e veloce di gambe, gli affidarono il ruolo di staffetta: portava i messaggi da una collina all’altra. Quando la guerra stava per finire, partecipò alla liberazione di Torino. E quando finalmente tornò a casa, incontrò suo padre davanti al Duomo, ma il suo genitore non lo riconobbe: in due anni Pietro era cresciuto di 20 centimetri. Era partito così giovane che non aveva ancora terminato la crescita…